Qumran falsificata dal Vaticano?
di Gian
Pietro Basello
"Ciao
Gian Pietro.
Ho ricevuto dalla Mailing list di atei che
frequento una mail sulla (presunta) falsificazione
del Vaticano dei manoscritti di Qumran. Ne
sai niente? Ti riporto la mail (fondo
pagina)". (Massimo
Zambelli)
Risposta
Il resoconto della "mailing-list
di atei" è un'ottima sintesi della
questione Qumran secondo l'esclusivo punto
di vista del citato libro di M. Baigent
e R. Leigh [testo 1, citato in fondo].
Secondo [2, p. 177]
le somiglianze fra Nuovo Testamento e testi
di Qumran si possono individuare:
- nella struttura comune (12 membri dell'assemblea
di Qumrân, non sacerdoti, e i 12 apostoli);
- nelle forme di culto (battesimo, pasti
in comune),
- negli usi (comunità dei beni),
- nelle dottrine (dualismo tra luce e tenebre,
la giustizia ottenuta solo per grazia) e
- nell'interpretazione della Scrittura (anche
se quest'ultima non possedeva ancora un
canone fisso).
Da queste somiglianze "il
sottofondo giudaico del nuovo testamento risulta
più chiaro e più comprensibile,
ma il suo significato non è cambiato".
In pratica i testi di Qumran confermano "solo"
che il cristianesimo è nato dal giudaismo
in Israele!!
Inoltre è bene precisare
che a Qumran il nome di Gesù non è
mai citato espressamente, e di testi ne sono
stati trovati parecchi (15'000 frammenti solo
nella grotta 4)!
Qualcuno però sostiene
che molti testi facciano riferimento a Gesù
in maniera cifrata. B.E. Thiering
[3] arriva a riscrivere tutta la
vita di Gesù: fu crocifisso a Qumran
assieme a Simon Mago [Atti 8,9ss] e a Giuda
Iscariota, ma non era morto bensì reso
inconscio dal veleno di un serpente; dopo
essere così "risorto" si
sposò due volte, la prima con Maria
Maddalena.
Nel 1991 R. Eisenman
annunciò che aveva trovato traccia
di un messia crocifisso nel frammento 4Q285
(ovvero grotta 4 di Qumran, frammento 285).
Io stesso comprai impazientemente la traduzione
italiana del libro di Eisenman e Wise
[4] (edita dalla PIEMME!!!) e traducendo
il testo che egli stesso riportava in lingua
originale mi accorsi subito che c'era qualcosa
che non andava: non essendo vocalizzato, il
verbo poteva essere una terza persona sia
singolare che plurale; Eisenman ipotizzò
un plurale e mise come oggetto "il principe
della comunità", un titolo del
messia quindi "ed essi hanno ucciso [o
uccideranno] il principe della comunità".
Però tutto il passo sembra essere una
parafrasi a Isaia 11,1ss (il germoglio di
Jesse) e risulta molto più logico intendere
che "il principe della comunità
ucciderà" qualcuno il cui nome
è nella lacuna che purtroppo segue
subito dopo, in sintonia con l'empio ucciso
dal germoglio di Jesse in Isaia 11,4. Inoltre
nei testi di Qumran il messia è sempre
trionfante, al contrario del messia sofferente
dei vangeli (come vedi non mancano neppure
radicali differenze!).
E' stato invece proprio il
libro di M. Baigent e R. Leigh [1]
a tirar fuori la storia del complotto del
Vaticano. Ma torniamo un po' indietro nel
tempo. La prima commissione internazionale
designata da padre Roland de Vaux su commissione
dello stato giordano era composta da 3 cattolici,
2 presbiterani (di cui uno divenne poi cattolico),
1 luterano e 1 agnostico. L'agnostico era
proprio J.M. Allegro che
dopo un primo periodo di serio lavoro sui
manoscritti redasse "Il fungo
sacro e la croce" [5] in cui
sosteneva che la vita di Gesù era stata
completamente inventata sotto l'azione di
un fungo allucigeno. Questo libro fu rigettato
dal suo stesso editore come pure da tutto
il mondo accademico e scientifico e testimonia
tristemente la profonda malattia psichica
contro cui dovette combattere il suo autore.
Dopo una prima fase di entusiasmo
e alla pubblicazione dei testi meglio conservati,
il lavoro della commissione iniziò
a rallentare e ad arenarsi di fronte alla
miriade di frammenti da ricongiungere e interpretare.
Ci fu poi il trauma della guerra dei 6 giorni,
grazie alla quale i testi e il museo in cui
erano conservati passarano dalla Giordania
ad Israele: i testi ereditarono le vicissitudini
della terra in cui erano stati trovati! La
commissione internazionale venne finalmente
ampliata a 40 membri ma la pubblicazione procedeva
con inevitabile lentezza. Partirono vere e
proprie crociate, gli studiosi si "soffiarono"
a vicenda il diritto di pubblicare i testi,
molti furono pubblicati senza autorizzazione,
scattarono perfino processi. Insomma, ci fu
una gran confusione ma non per colpa del Vaticano,
bensì perché facevano gola a
tutto il mondo accademico.
Ad ogni modo oggi la maggior
parte dei testi è stata pubblicata
(c'è anche un'edizione su CDrom) mentre
sono accessibili tutti tramite foto, e chiunque
può metterci mano e rendersene conto.
La tesi di Baigent
e Leigh [1] (che mi pare siano due
giornalisti) è stata autorevolmente
smentita da più parti e non ha trovato
alcun seguito nella comunità accademica
e scientifica. Se poi il Vaticano è
riuscito a mettere a tacere tutta la comunità
scientifica, non so. Del resto se anche gli
argomenti riportati fossero veri (e in parte
infatti abbiamo visto lo sono) non vedo come
potrebbero inficiare il vangelo e tantomeno
(perdonami il tantomeno) la gerarchia ecclesiastica.
Infine alcune ulteriori annotazioni
su punti specifici:
- l'identificazione di 7Q5
con un versetto del vangelo di Marco risale
al 1970 [6], quindi molto
tempo dopo il ritrovamento, ed è
tuttora dubbia, avversata fra l'altro da
molti esegeti cattolici che rimangono strenuamenti
attaccati alla loro esegesi storico-critica
che già da tempo ha smontato in pezzetti
il vangelo meglio di quanto avrebbe potuto
fare qualunque ateo o agnostico. Nel 1992
è stata riproposta da C.P. Thiede,
ed è il motivo per cui se ne è
tornato a parlare;
- posso capire che un ateo metta in dubbio
la resurrezione di Gesù ma per quel
che riguarda le prove dell'esistenza di
Gesù il Nazareno, se i vangeli non
bastano, ricordo che ci sono anche altre
fonti "aconfessionali"
[7];
- il versetto Marco 6,3 è un arma
a doppio taglio. Può anche essere
che Gesù avesse dei fratelli (la
mia fede non vacillerebbe), ma può
essere pure che l'evangelista usi "fratello"
nel senso di "cugino", cosa usuale
in ebraico e nel mondo semitico in genere,
la qual cosa testimonierebbe il suo retroterra
ebraico;
- non sono a conoscenza di questa Bibbia
edita dal Vaticano. So che è uscita
in inglese una "Bibbia dei rotoli del
mar Morto" che riporta in traduzione
tutti i manoscritti biblici ritrovati a
Qumran.
L'unica cosa che posso consigliare, dopo
la lettura di Baigent e Leigh, è
quella dell'altra campana, ad esempio fra
i tanti [2], specialmente
i capitoli 6 e 7, o [8].
Cari saluti,
Gian Pietro
Nota
bibliografica
- M. Baigent / R. Leigh, The Dead
Sea Scrolls Deception, New York:
Summit, 1991 [mi pare ci sia anche un'edizione
italiana].
- James C. Vanderkam, Manoscritti
del Mar Morto. Il dibattito recente oltre
le polemiche, Roma: Città
nuova, 1995 [ed. originale inglese del 1994
credo].
- Barbara E. Thiering, Jesus and
the Riddle of the Dead Sea Scrolls,
San Francisco: Harper, 1992.
- R. Eisenman / Wise, Dead Sea Scrolls
Uncovered, Shaftesbury, Dorset,
UK: Element, 1992.
- John M. Allegro, The Sacred Mushroom
and the Cross, Garden City, N.Y.:
Doubleday, 1970.
- J. O'Callaghan, 'Papiro neotestamentarios
en la cueva 7 de Qumran?', Biblica
53 (1072), pp. 91-100.
- Robert E. Van Voorst, Jesus Outside
the New Testament. An Introduction to the
Ancient Evidence, Gran Rapids,
Michigan / Cambridge, U.K., 2000.
- Joseph A. Fitzmyer, Qumran Le
domande e le risposte essenziali sui Manoscritti
del Mar Morto (GDT 230), ed. Queriniana,
288 pp., L.33'000.
- Otto Betz, Gesù, Qumran
e il Vaticano. Chiarimenti, Città
del Vaticano: Libreria Editrice Vaticana,
269 pp., L. 30'000.
- Alexander Schick, Il fascino di
Qumran Giallo scientifico, dispute fra ricercatori
e autentico significato dei rotoli del Mar
Morto, Città del Vaticano:
Libreria Editrice vaticana, 159 pp. [molto
didattico con tante foto, anche degli studiosi
coinvolti, può esserti utile a scuola].
Gian
Pietro Basello
******
Testo
Lettera:
«La storia dei manoscritti
di Quumran è più o meno questa:
nel 1947 un pastorello nomade palestinese
cercando una pecora smarrita (è tutto
vero) trovò una grotta con delle giare
contenenti preziosi manoscritti... Rivendette
il tutto a un trafficante di opere d'arte...Il
manoscritto capitò per caso nelle mani
di un traduttore e di alcuni suoi amici domenicani...
Con loro grande gioia nel manoscritto trovarono
parti del Vangelo di Marco (e probabilmente
pensarono:"Gli ateacci ora avranno un
bel dire che Gesù non è mai
esistito!! Questo è il documento più
antico che parli di nostro signore)... Le
gioie per loro finirono lì... Cominciarono
i dolori... I manoscritti più comprensibili
parlavano di una setta enochea organizzata
da un Maestro di Giustizia e da una specie
di tavola rotonda di 12 persone... Con precise
regole religiose (una pseudoeucaristia, una
specie di battesimo) e alcune regole di guerra....
Questa comunità era fortemente avversa
al dominio romano e in collegamento con un'a
ltra setta detta degli Z eloti (veri e propri
sicari integralisti)... I manoscritti parlano
anke di un maestro empio (che qualcuno raffigura
come Saulo di Tarso) che avversò il
maestro di giustizia e probabilmente ne uccise
il fratello di sangue che qualcuno raffigura
come Giacomo il Giusto (saprete benissimo
che non ci sono prove certe dell' esistenza
di Gesù il nazareno ma se facciamo
riferimento ai vangeli (quello di Marco è
il meno interpolato) aveva 6 o 7 fratelli
(cfr Marco 6,3))....
Questi sono i risultati di
studi non di parte di uno storico di nome
Eizmann... Volete sapere la versione cattolica
della cosa?
1. Euforia iniziale.
2. Secretazione dei tutti i documenti messi
in mano a un domenicano filonazista
e chiaramente antisemita (padre De Vaux)gestito
direttamente dalla
Congregazione per la dottrina della fede (vedi
Inquisizione)
3. Probabile falsificazione di parte dei documenti
e distruzione degli altri...
50 anni
4. Come è trapelato qualcosa? Grazie
al dottor Allegro, l'unico membro ateo
della commissione e stranamente costui fece
una gran brutta fine...
5. Ridatazione dei reperti rinvenuti nelle
grotte fatta da esperti cattolici
(senza C14) in maniera ascientifica (mi pare
che datarono delle monete
ritrovate e precedentemente coniate) per far
sembrare che costoro non erano
protocristiani ma esseni.
6. Ora pare che il vaticano abbia pubblicato
una nuova
Bibbia basata sulle loro conclusioni sui manoscritti
di Quumran
La mia storia non ha certo
pretese di completezza se volete approfondire
dovete far riferimento a testi specialistici...
Per cominciare vi consiglio i Manoscritti
di Quumran di Baigent e Leigh... O l'Inquisizione
(una bella storia della chiesa) sempre di
Baigent e Leigh.... Un consiglio che vi do
è il seguente cercate di mantenervi
il più possibile equidistanti (certo
che quando si ha a che fare colla chiesa cattolica
non è facile)...
Spero che questo spinga anke
Orarel a indagare "criticamente!!!!"
sulle origini del cristianesimo...
Per riferimenti dal Web ho
reperito: http://www.nostraterra.it/qumran/files/7q5.htm
Non smettete mai di farvi delle
domande (non solo sulla storia della chiesa)
(Andrea)».
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