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Documenti tatti dagli archivi vaticani

(a cura di Giuseppe Emmo)
D1: "Impedire la guerra"
D2: "Impedire l’estendersi della guerra"
D3: "Impedire che l’Italia entri in guerra"
D4: "Il Papa contro l’invasione dei Paesi Bassi"
D5: "La Chiesa in Germania sotto PIO XII"
D6: "PIO XII, Von Preysing e la linea dura"
D7: "I nazisti in Polonia… barbari!"
D8: "I nazisti in Alsazia e Lorena… barbari!"
D9: "PIO XII imparziale ma non neutrale!"
D10: "PIO XII e le leggi razziali"
D10b: "La Santa Sede e lo sterminio degli ebrei
D11: "PIO XII e Roma durante la guerra"

 

Premessa

Rendiamo noti i fatti e gli episodi di cui si hanno i documenti negli Archivi Vaticani. Ovviamente ci limitiamo ad un elenco e ad una loro sintesi. Tale documentazione è già stata pubblicata in 12 volumi dalla Editrice Vaticana. Ora il gesuita francese Pierre Blet ne ha rifatto una sintesi per le edizioni Paoline. I fatti che qui richiameremo sono noti fin dal 1965...eppure sembreranno come inediti. Ciò a dimostrazione del fatto che la storiografia soprattutto scolastica(i manuali) li ha ignorati, scientemente o meno, comunque ...non nell' interesse del papa, né della verità storica. Tant'è...che famosa e fumosa si aggira sui libri di testo e in tv la seguente tiritera durante la guerra, per calcolo politico o per pusillanimità, Pio XII avrebbe assistito impassibile e silenzioso ai crimini contro l'umanità, che con una sola dichiarazione pubblica avrebbe potuto arrestare(!)

N.B. I corsivi sono del testo di Pierre Blet

IMPEDIRE LA GUERRA

Il primo maggio 1939 quando oramai la guerra è alle porte, Pio XII, tramite il gesuita Padre Tacchi Venturi fa sapere a Mussolini che intende pubblicamente invitare le cinque potenze Francia Germania Inghilterra Italia e Polonia a una conferenza per discutere le questioni controverse; il 3 maggio partono i 4 telegrammi (Mussolini si ritiene già informato) Il 5 maggio alle ore 16 su mandato del Papa, il nunzio a Berlino, Orsenigo, incontra il Fuhrer per i dettagli sulla conferenza. Il colloquio dura un'ora, è presente Ribbentrop: Hitler si riserva una risposta. Il 9 maggio 1939 arriva la risposta congiunta Italia - Germania direttamente presso la Santa Sede: «Siamo d'accordo nel ringraziare il Papa della sua iniziativa e nello stesso tempo nel pregarlo di rinunciare al suo appello alle cinque potenze» vertice proposto dal Papa non era voluto neppure dalle altre potenze: Francia e Inghilterra ancora scottate dalla disastrosa Conferenza di Monaco(1938) rifiutano la Conferenza.

Il 22 maggio 1939 a Berlino Ciano e Ribbentrop firmano il Patto d'Acciaio alla presenza di Hitler e Goering: prima di firmare, Mussolini fa sapere che l'Italia non sarebbe stata pronta ad entrare in guerra prima del 1943.

Il 14 agosto 1939 Cortesi Filippo, nunzio a Varsavia, telegrafa in Vaticano comunicando che da 15 giorni la Germania sta ammassando truppe lungo la frontiera polacca; il 23 agosto 1939 Osborne, ministro d'Inghilterra presso la Santa Sede propone alcuni suggerimenti in vista di un solenne radiomessaggio che il Santo Padre avrebbe inviato alle nazioni come ultima speranza di fermare la guerra. La sera del 24 agosto 1939 alle ore 19 Pio XII rivolgeva al mondo un appello ai negoziati e alla pace: E' con la forza della ragione, non con quella delle armi che la Giustizia si fa strada. La politica emancipata dalla morale tradisce quelli che così la vogliono. Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra. Il 31 agosto 1939 - il giorno prima dello scoppio della guerra - il Papa rinnovò in forma solenne l'appello del 24 agosto e consegnò alle cinque potenze coinvolte l'invito ai negoziati, invito che fu consegnato tra le 13.20 e le 13.45.