Premessa
Rendiamo noti i fatti e gli episodi di
cui si hanno i documenti negli Archivi Vaticani. Ovviamente
ci limitiamo ad un elenco e ad una loro sintesi. Tale documentazione
è già stata pubblicata in 12 volumi dalla Editrice
Vaticana. Ora il gesuita francese Pierre Blet ne ha rifatto
una sintesi per le edizioni Paoline. I fatti che qui richiameremo
sono noti fin dal 1965...eppure sembreranno come inediti.
Ciò a dimostrazione del fatto che la storiografia soprattutto
scolastica(i manuali) li ha ignorati, scientemente o meno,
comunque ...non nell' interesse del papa, né della
verità storica. Tant'è...che famosa e fumosa
si aggira sui libri di testo e in tv la seguente tiritera
durante la guerra, per calcolo politico o per pusillanimità,
Pio XII avrebbe assistito impassibile e silenzioso ai crimini
contro l'umanità, che con una sola dichiarazione pubblica
avrebbe potuto arrestare(!)
N.B. I corsivi sono del testo di Pierre Blet
IMPEDIRE
LA GUERRA
Il primo maggio 1939 quando oramai la guerra
è alle porte, Pio XII, tramite il gesuita Padre Tacchi
Venturi fa sapere a Mussolini che intende pubblicamente invitare
le cinque potenze Francia Germania Inghilterra Italia e Polonia
a una conferenza per discutere le questioni controverse; il
3 maggio partono i 4 telegrammi (Mussolini si ritiene già
informato) Il 5 maggio alle ore 16 su mandato del Papa, il
nunzio a Berlino, Orsenigo, incontra il Fuhrer per i dettagli
sulla conferenza. Il colloquio dura un'ora, è presente
Ribbentrop: Hitler si riserva una risposta. Il 9 maggio 1939
arriva la risposta congiunta Italia - Germania direttamente
presso la Santa Sede: «Siamo d'accordo nel ringraziare
il Papa della sua iniziativa e nello stesso tempo nel pregarlo
di rinunciare al suo appello alle cinque potenze» vertice
proposto dal Papa non era voluto neppure dalle altre potenze:
Francia e Inghilterra ancora scottate dalla disastrosa Conferenza
di Monaco(1938) rifiutano la Conferenza.
Il 22 maggio 1939 a Berlino Ciano e Ribbentrop
firmano il Patto d'Acciaio alla presenza di Hitler e Goering:
prima di firmare, Mussolini fa sapere che l'Italia non sarebbe
stata pronta ad entrare in guerra prima del 1943.
Il 14 agosto 1939 Cortesi Filippo, nunzio a
Varsavia, telegrafa in Vaticano comunicando che da 15 giorni
la Germania sta ammassando truppe lungo la frontiera polacca;
il 23 agosto 1939 Osborne, ministro d'Inghilterra presso la
Santa Sede propone alcuni suggerimenti in vista di un solenne
radiomessaggio che il Santo Padre avrebbe inviato alle nazioni
come ultima speranza di fermare la guerra. La sera del 24
agosto 1939 alle ore 19 Pio XII rivolgeva al mondo un appello
ai negoziati e alla pace: E' con la forza della ragione, non
con quella delle armi che la Giustizia si fa strada. La politica
emancipata dalla morale tradisce quelli che così la
vogliono. Nulla è perduto con la pace. Tutto può
esserlo con la guerra. Il 31 agosto 1939 - il giorno prima
dello scoppio della guerra - il Papa rinnovò in forma
solenne l'appello del 24 agosto e consegnò alle cinque
potenze coinvolte l'invito ai negoziati, invito che fu consegnato
tra le 13.20 e le 13.45.
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