Magdalene
Recluse con la colpa in
corpo di Roberto Escobar
I Magdalen's Institutes
di Vittorio Messori
Conferenza stampa
del regista Peter Mullan
I Magdalen's Institutes
Articolo di Vittorio Messori
(Corriere della Sera del 14-09-02)
Alla
fine della proiezione di Magdalene , Leone d'oro a
Venezia, nel cinema milanese gli spettatori hannoapplaudito.
Mentre li guardavo sfollare, immerso tutto solo nella
poltrona, pensavo che - se mi avessero riconosciuto
- qualcuno mi avrebbe ingiunto, indignato, di vergognarmi
di dirmi ancora cattolico. In effetti, si sono ridotte
a poche le minoranze contro le quali la dittatura
del "politicamente corretto" permette -
anzi, incoraggia - il disprezzo: fumatori, obesi,
pedofili, nazisti, cattolici. Anzi, le due ultime
categorie sembrano ormai unite, come conferma la locandina
di quell'altro film, dove la croce di Cristo si trasforma
nella croce uncinata di Hitler.
Forse (pensavo uscendo dal cinema) sarebbe tempo
che anche i cattolici mettessero in piedi ciò
che gli ebrei, e giustamente, hanno creato da tempo:
un' Anti-defamation League , che rivendichi i diritti
della verità e la dignità delle persone.
A cominciare da quelle suore - di sadismo e depravazione
da pasoliniana Salò -, esse pure femmine, ma
che non rientrano nei proclami del regista scozzese:
"Ho voluto denunciare la violenza imposta alle
donne, a tutte le donne". Tranne a quelle, s'intende,
che hanno una croce sul petto, diffamate da Peter
Mullan che, per coltivare meglio lo scandalo, si dice
"cattolico" solo perché battezzato
in quella Chiesa.
A promemoria degli spettatori, tanto indignati per
quanto visto sullo schermo quanto ignari della realtà,
andranno dunque precisate alcune cose:
1) I Magdalen's Institutes , prima ancora che case
religiose, erano "Riformatorî giudiziari",
"Case di correzione minorile", in diretto
collegamento con il ministero della Giustizia e la
magistratura della Repubblica d'Irlanda. La gestione,
affidata a congregazioni religiose (avviene tuttora
anche in Italia, dove le suore sono ancora presenti
nelle carceri femminili e in molti altri, civilissimi
Paesi del mondo), era sottoposta al controllo degli
ispettori dello Stato, che esigeva dalle suore rigorosa
sorveglianza e disciplina sulle ospiti e teneva le
monache responsabili in caso di fuga o rivolta.
2) La grande maggioranza delle ricoverate era composta
da giovanissime inviate negli Istituti con sentenza
dei tribunali minorili a causa di reati penali. A
queste vere e proprie detenute, degne ovviamente di
compassione ma spesso turbolente se non pericolose,
Mullan non accenna affatto, concentrandosi su tre
casi della minoranza composta da ragazze ricoverate
nelle Houses su richiesta esplicita dei genitori.
3)
Queste ospiti erano immediatamente dimesse se i genitori
o i tutori lo richiedevano, come ammette il film stesso,
dove basta l'arrivo di un fratello con la lettera
del parroco del villaggio per permettere a una delle
ragazze di far subito le valigie.
4) Il lavoro manuale era imposto dalla convenzione
con lo Stato, sia per fini "rieducativi"
che per intenti economici: almeno parte della spesa
per la gestione dei Riformatorî doveva rientrare
grazie all'attività delle lavanderie, i cui
clienti erano soprattutto Ferrovie dello Stato, accademie
militari e altri enti governativi. Dei soldi che,
ossessivamente, è fatta contare dal regista,
la Superiora doveva rendere ragione al ministero della
Giustizia oltre che alla sua Congregazione religiosa.
5) Come ha ammesso Mullan stesso, in Gran Bretagna
le Case di correzione minorili (gestite, qui, dalla
Chiesa anglicana) non differivano da quelle irlandesi,
quanto a regolamento sostanzialmente carcerario. Nei
mitici, esclusivi, costosi colleges , essi pure anglicani
- da Oxford, a Cambridge, a Eton - dove si allevavano
i rampolli delle migliori famiglie dell'Impero, i
ragazzi non erano trattati molto meglio: anche qui
erano in vigore, tra l'altro, le punizioni corporali,
con fruste, bastoni, digiuni imposti, inginocchiamenti
in pubblico.
6) Non a caso Mullan ha scelto per il suo atto d'accusa
il 1964. Uno degli ultimi anni, cioè, dell'
Ancien Régime : sia per la Chiesa, alla vigilia
della svolta del Postconcilio, sia per la società
civile, prossima a quel Sessantotto che avrebbe determinato
un cambio totale di sensibilità e di prospettive.
Come al solito, anche qui si cade in quello che per
gli storici è il peccato mortale: giudicare
con le categorie attuali, con la vulgata corrente,
una cultura passata, anche se solo da quarant'anni
ma che valgono secoli.
7)
Ogni comunità umana ha le sue oscurità.
Ma si offendono gli spettatori, se si vuole far credere
loro che delle suore potessero dilettarsi a far mettere
nude, prima di cena, le loro ospiti, giocando
a stabilire chi avesse i seni più grandi, le
natiche più provocanti, il pube più
villoso. Vizi e deviazioni esistevano e esistono anche
nelle famiglie religiose, ma clandestini ( si non
caste, tamen caute): il semplice sospetto di trastulli
sessuali così esibiti, avrebbe provocato un'immediata
inchiesta canonica, portando alla dispersione della
comunità. Altrettanto assurdo, per chi conosca
le regole religiose, il tocco sadico delle suore che
ogni giorno banchettano fastosamente davanti alle
ragazze che trangugiano la loro sbobba.
8) Tutto il film è costruito per dare allo
spettatore un senso di oppressione, il mancamento
di aria e di libertà di una società
gravata dal peso dispotico, oscuro della Chiesa. Ma
la storia dell'Irlanda racconta qualcosa di diverso:
per difendere quei suoi preti, quelle sue suore, quei
suoi vescovi, questo popolo ha sopportato secoli di
martirio inflitto dai protestanti inglesi e ancor
oggi lotta nelle contee del Nord. Questo popolo, di
cui il non irlandese Mullan vorrebbe ricordarci le
sofferenze inflitte dalla casta clericale, in realtà
ha disseminato la sua fede, con ostinazione eroica,
in un Commonwealth ostile, fondando la Chiesa cattolica
negli Stati Uniti, in Australia, nella Nuova Zelanda.
Non a caso la cattedrale di New York è dedicata
a San Patrizio, patrono d'Irlanda. Un popolo, questo,
che, spinto da miseria e persecuzioni, è partito
dalla sua isola a villaggi interi, a stendardi dei
santi spiegati, con alla testa proprio il parroco
e le suore. Magdalen's Sisters comprese.
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