The Body
Vale
la pena vederlo. E' un film tratto da un romanzo che
io non ho letto e il cui titolo è appunto "
Il Corpo". E si riferisce proprio al corpo di
Cristo. Ambientata negli anni 80, la vicenda si svolge
a Gerusalemme. Un'archeologa israeliana - un
bel volto il suo (ma il corpo lasciava a desiderare!)
- scopre che nel sepolcro di Cristo si nascondeva
un doppio fondo che custodiva uno scheletro.
Il film gioca la scoperta archeologica
sul piano politico poiché Vaticano (mai Chiesa!),
Stato d'Israele e Palestinesi cercano di sfruttare
la scoperta - che forse Cristo non sarebbe risorto
- per avere vantaggi e favori internazionali.
E' inutile dire che come al solito
la Chiesa ne esce male: cardinali intrallazzatori,
preti guerriglieri suicidi o dandy... ma su questo,
il film mi pare sorvolare nel senso che vi si attarda
non in modo ideologico ma scontato. Si sa... non sanno
che cos'è la chiesa!
La
bontà del film risiede nel fatto che si riesce
a parlare della Resurrezione di Cristo, mettere
a tema l'essenza del Cristianesimo senza scadere nel
bigottismo o nell'irriverenza. Intendiamoci: il film
non è mosso dalla certezza che Cristo è
risorto, su questo rimane ambiguo - a me sembra -;
aleggia in tutto il film il dubbio. Dubbio alimentato
dalla falsa idea che la fede perciò stesso
che è fede quasi non avrebbe bisogno di un
riscontro storico, nella fattispecie il Fatto della
Risurrezione. Si sa, la fede come pura visione è
una scemata! E la scemata aleggia... Per inciso quel
corpo ritrovato nella tomba di Cristo era appartenuto
a un certo Raul, morto prematuramente e che una seguace
devota di Cristo aveva voluto che fosse sepolto proprio
lì dove Cristo stesso era stato deposto.
Tuttavia in questo film mi sono parsi
geniali alcuni spunti:
- Che andare fino in fondo nella ricerca della
verità su quel corpo ritrovato avrebbe solo
confermato la solidità della fede così
come quando noi diciamo che la ragione realista
ci incita a credere che la verità esiste
e che bisogna cercarla;
- Non è il bisogno di credere che "crea"
l'evento della Resurrezione così come forse
un certo fideismo vorrebbe ma è il riconoscimento
dell'Evento che genera la fede (fides ex auditu,
dicevano i medievali);
- Sublime, semplicemente sublime, ho trovato il
dialogo finale della bambina dell'archeologa con
l'archeologa stessa. Questa dona alla figlia una
collana col crocefisso e le dice (più o meno):
"E' una collana come la nostra, solo che al
posto della stella di Davide c'è un crocefisso,
che è il Dio dei cristiani"... Qui mi
fermo... perché quel che risponde la bambina
ha del sublime! ed è il motivo per cui segnalo
il film!
Giuseppe Emmolo
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