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CONFRONTI

 

 

 

     
     

Confronti

Per un paio d'anni ho partecipato alla mailing list dell'Uaar (Unione degli atei e agnostici razionalisti) in cui abbiamo discusso di varie cose, soprattuto attinenti alla razionalità dell'affermazione di fede (che negano), alla dignità del credere e alla sua importanza per il progresso umano (alcuni di loro ci chiamano "credini"), a laicità dello stato e dimensione pubblica della religiosità, alla questione dell'esposizione del crocifisso (loro sono quelli della campagna intitolata "Scrocifiggiamo l'Italia"), e a questioni di bioetica.

Molti di loro sono intolleranti e offensivi, ma tutto sommato ne è valsa la pena. Confrontarsi con persone critiche ed ipercritiche serve per validare meglio le proprie ragioni e per conoscere anche qualche "trucco" temaico e dialettico di avversari furbi e "infoiati". Tra i vari partecipanti alla lista ci sono comunque persone di cui ho un buon ricordo.

Ho raccolto alcune mail su argomenti di bioetica. Nessuna pretesa di esaustività. Alle mail che potete leggere, pressochè integrali, sono seguite altre risposte e controrisposte. E' solo un assaggio di confronto "hot". Non sono per un cristianesimo dal capo chino. Caratterialmente amo la "disputatio" come mezzo per cercare la verità e il parlare franco come via per proporla.

In questa stagione di referendum e di polemica sullo statuto dell'embrione e sul suo valore, posso consigliare la lettura delle mail che contengono alcuni esempi che possono aiutare a comprendere l'identità umana della fase embrionale. E' poi importante ragionare sull'incipiente dualizzazione "vita umana-persona", tra l'altro proprio in chi critica il dualismo "anima-corpo".

L'antropologia cristiana è per l'unità e l'unicità della vita umana.

Unità anima-corpo contro un doppio modo di vedere l'individuo in cui il corpo non è epifania della persona ma solo un dettaglio im-personale.

Unicità, contro la serialità della clonazione e sostituibilità di ciò che invece è unico e irripetibile.

Il pensiero ateo arranca con fatica sulla strada dei diritti e della permanente dignità dell'uomo. Sta sparendo l'uomo e non trova parole adeguate per difenderlo dagli attacchi riduttivisti.

Massimo Zambelli