Le Human Non-persons di Singer
mercoledì 10 settembre 2003 17.00
m.
> 2) quella, appena un po' più
coraggiosa, basata sulla libertà di scelta della donna
(per cui gli abortisti sono 'pro-choise') che glissa sulla questione
che i cattolici hanno invece sempre considerato (giustamente)
decisiva, e cioè la natura di embrione e feto. Perchè
se l'embrione o il feto sono esseri umani in senso pieno non ci
si può appellare alla libertà di scelta della donna:
sarebbe come invocare la libertà di scelta dell'assassino.
Massimo:
Esattamente. Importanza decisiva di sapere chi c'è in gioco.
> Un laicismo forte è quello che assume
esplicitamente una concezione del valore della vita come vita
personale (da contrapporre 'fortemente' alle etiche della sacralità)
per cui l'esistenza di un cervello in grado di funzionare rappresenta
un passaggio qualitativamente decisivo, sia all'inizio della vita
personale che alla sua fine
Le Human Non-persons di Singer non vanno in questa
direzione. Ci sono umani non persone. Umani con il cervello bello
intero. In realtà la presenza di "cellule grige"
non rende persona un umano.
> E che attribuisce rilievo etico al
carattere progressivo dello sviluppo della vita personale.
Se c'è progressione c'è anche regressione
della personalità. E questo anche in presenza del cervello
formato.Un cervello embrionalmente attivo come quello di un feto
o animalmente attivo come quello di un neonato, o vegetativamente
attivo come quello di uno in coma, non mi dicono niente di qualitativamente
rilevante se seguo Singer. Se per persona intendiamo "capace
di intendere e di volere" non vedo persone in giro negli esempi
fatti. Se persona è altro, rimanendo sempre in ambito materialista,
allora quasi tutto è persona. Molto più persona un
cane che un pazzo, molto più persona un'aquila che un neonato.
Cos'è persona per un ateo?
> Quello che dice sopra Roberto, cioè
che ci interessa la vita personale, dotata del substrato organico
minimo perchè ci sia coscienza,
Un gatto ha coscienza. E' persona?
> e non la vita in senso meramente organico
e biologico,
Temo che per un ateo quelli siano gli ambiti consentiti
di movimento razionale. O qualcosa eccede?
> è una cosa talmente ovvia per
ogni persona di buon senso che non capisco perchè ancora
ci si ostini (mi riferisco alla politica, a chi si pretende laico)
a non parlarne chiaramente in tutte le discussioni sugli embrioni.
Perchè non è affatto ovvia e perchè
le implicazioni che ho buttato lì sono perlomeno "strane".
>Sento dire che ci si preoccupa di non urtare
i cattolici. Diciamo di non urtare i fanatici del vaticano.
Macchè urtare è un problema di conoscenza
non di galateo. E dare del fanatico non è un argomento di
conoscenza.
> Perchè di cattolici (non militanti)
che su questo sono d'accordo coi laici,
Il non militanti vuol dire non informati?
> cioè che considerano assurda
la sacralizzazione dell'embrione, io ne conosco parecchi.
Mentre la sacralizzazione di un pezzo di embrione
come il cervello, che ne ha ancora da svilupparsi, decenni, la troverebbero
sensata?
> Tra l'altro è grosso modo quello
che diceva anche Tommaso nel medioevo, quando affermava che l'anima
si incarna quando il corpo ha raggiunto un certo grado di sviluppo
(per lui rappresentato dai primi movimenti fetali). Ed è
quello che pensava anche Maritain, cioè uno dei più
importanti filosofi cattolici del 900.
E' ben curioso che un ateo tiri sempre fuori
la storia dell'anima. Sembra quasi che ci creda. Io guardo
freddamente con la ragione. "Mister X" è stato
zigote, embrione, feto, bambino, ragazzo.... Se interrompevo un
solo passaggio del suo sviluppo niente Mister X. E per un ateo:
Niente per Sempre! Questa drammatica unicità andrebbe rispettata
ben di più da un ateo. Un credente può dire: tanto
Mister X va in cielo.... Ma per un ateo la vita è tutta qua.
O adesso o mai più.
Citi Maritain (di cui se fosse possibile vorrei
conoscere integralemnte la frase). Trovo nel sito di Cascioni questa
frase di Mori:
«Torniamo al quesito: l'embrione è persona? Siamo di
fronte ad una. favola. In questo sono in buona compagnia: da S.
Tommaso ad un tomista di spicco del XX secolo, cioè Maritain
(questi dice chiaramente che è un'assurdità pensare
che l'anima vi sia già al momento della fecondazione). Fino
a 14 giorni l'embrione non è un "individuo"».
Dopo il 14 giorno (discutibile) è individuo
umano. Anche così salta la legittimità della 194.
> Un bel esempio di capacità forte
(e straordinariamente chiara) di argomentare in bioetica, partendo
proprio da posizioni utilitaristiche, è Peter Singer. Che
Orarel classificherà subito nazista....
Per me è un quasi nichilista. Quasi, perchè
è ancora molto incoerente. Basta fermarsi un attimo a pensare
a quel che dice e tirare le conseguenze (vedi sopra) per sentire
un brividino correre giù per la schiena.
Ciao Massimo
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