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CONFRONTI

 

 

 

     
     

Basta l'osservazione razionale

martedì 9 settembre 2003 15.08

r.
...> Semplicemente la convenienza della specie...

Massimo:
Adesso addirittura siamo passati dalla convenienza della società, bypassando quella ingombrante dell'individuo, a quella della specie. Siamo arrivati al determinismo indiscutibile. A me sembra invecie che l'omicidio, la specie, lo autorizzi alla grande.

> in una societa' senza convivenza pacifica, o meglio, la piu' pacifica possibile, l'essere umano non si sarebbe potuto evolvere e noi, di conseguenza non staremmo qui a dialogare, e' una questione di evoluzione ( orrore. orrore)di strategie adattative, di riuscire a sopravvivere....

Proprio il contrrario di quel che dici. L'evoluzione è una spietata legge di competizione ed eliminazione del debole. Il nazismo era perfettamente darwiniano. La "convivenza pacifica" è il risultato di una lotta per la sopravvivenza dove il gene, individuo, popolo, recessivo soccombe. E' gusto che soccomba per evolvere, migliorare, ed arrivare a noi che stiamo qui a chicchierare. Se applicassi Darwin (non vorrei sciupare un mostro "sacro") in campo sociale dovrei concludere che la guerra (e affini) è la fucina della civiltà.

> Qualcuno?? Hai detto qualcuno??

Se dire "uomo" è dire qualcuno e non qualcosa (cosa tutta da dimostrare, e con estrema difficoltà per l'ateismo), allora un embrione-feto-neonato-ragazzo-adulto-vecchio sono qualcuno. Sono le età dello stesso individuo.

> Ma se gia' dalla serie dei post precedenti dedicati all'aborto non sei stato
in grado di dimostrarci perche' e come, due celluline appena unitesi possano essere considerate un essere umano,

Non c'è peggior sordo di chi non vuol capire. Esempi ce ne sono a sufficienza.

> anzi hai svicolato alla grande ( le vacanze, le ferie )sul fatto che ti sottoponevo, ricordi?

Quale, quella cosa da Philip Dick?

> E' o non e' la mente ( data dal cervello ) che fa la persona?

Persona umana: quando mi farai vedere un cervello autossufficiente risponderò di sì.

> Se nasce un bimbo senza cervello, quello e' un essere umano?

Chiedilo a loro: http://www.ansa.it/notiziari/sociali/20030201181032461692.html

> Se trapiantano il mio cervello in un altro corpo, Roberto chi sara'?
Il vecchio corpo od il nuovo con il cervello trapiantato?

Pensavo si stesse ragionando, come usa fare qui, di cose concrete e non che si stesse facendo fantametafisica. Spero ti renda conto che stai chiedendo a me di *dimostrare* con logica ferrae, mai sufficiente, mentre per te e i tuoi ragionamenti usi una clemenza paradossale. Come per il cervello autosufficiente anche questo gioco di fantasia lo discuterei fra qualche anno..

> Dunque, e' o non e' il cervello che ti fa persona?

Sei un dualista più incallito di Platone. E poi dicono della chiesa.

> Che sia malato, non importa, che sia "" subnormale "" non importa, che sia "" deviato "" non importa.... il cervello c'e', funziona male, funziona al 50%, ma c'e' e di conseguenza c'e' la mente...puoi dire altrettanto di un feto di tre settimane?... come?

Il sistema nervoso, cervello embrionale, si forma subito. Ma non è questo che mi interessa. Chiedo: c'è più intelligenza, in un programma che forma il cervello o in un cervello formato che non domostra tanto intelligenza? Quel cervello che tu osanni tanto, e che anch'io ammiro ma senza staccarlo dall'insieme complesso della persona, chi l'avrà mai formato? Salta fuori da solo? No, c'è un programma che lo forma. Questo programma deve avere un'intelligenza formidabile per realizzare un gingillo tanto strabiliante. Non sottovalutiamo per motivi di convenienza ideologica o economica la genialità computazionale dell'embriogenesi.

> Mi parli di anima? Ma perfavore!!!!!

Tanto è il pregiudizio che è difficile parlare. Oppure segui a sprazzi i post passati. Recentemente passati.
Dove ho parlato di anima? L'anima serve per dire che quell'uomo *vale*, è sacro, è immagine di Dio, ha un chè di divino. Quell'uomo lo riconosce la ragione umana. Che *quello* (embrione, anancefalico, demente, alzaimerizzato, pazzo, immaturo ecc...) è un essere umano me lo attesta la ragione. Per dire che quello "è roba nostra", è dei nostri, è della nostra specie, basta l'osservazione razionale. Se è embrione *umano* è quindi della specie umana, è un essere umano. Dire che ci può essere qualcosa della specie umana che non sia o parte di un essere umano o un essere umano, significa fare fantascienza.

Prendi un embrione, chiama il Ris di Parma e fallo analizzare. O è di qualcuno o è qualcuno. Della madre e del padre non sono perchè hanno codice genetico diverso. Di chi sarebbe cellula? Di nessuno? Eppure esiste. Il ragionamento è molto semplice. Tu sei stato quello. Se i tuoi genitori non facevano l'amore non significa che non nascevi tu. Dallo stesso rapporto poteva nascere un altro. Il loro rapporto non è stato garanzia della tua nascita. Ma il caso o il destino hanno sorteggaiato il tuo numero. Sei uscito tu. Eri minuscolo. Se qualcuno lo gettava via tu, per l'eternità, non saresti mai nato. Eri tu.

> Non tirare in ballo l'anima immortale, me la devi dimostrare l'anima immortale e poi ne riparliamo.

Ma chi la tira in ballo. I problemi, senza il concetto di anima, ce li hai tu nello spiegare-dimostrare la trascendenza dell'uomo rispetto alle cose, che si manifesta ad ogni atto di pensiero e di libertà. La materia che pensa e che è libera. Ma fammi il piacere!!!!!!

Ciao Massimo