Noi, ragazzi di oggi
Come aiutare gli adulti a conoscerci? Beh,
dopo le ultime accuse a noi giovani credo sia un impresa
davvero difficile. Ma credo anche se ognuno di noi
si raccontasse almeno un po', la questione si farebbe
meno complessa. E quindi eccomi qui a dare il mio
contributo.
Ho 17 anni e tante passioni, la più accesa
sicuramente quella per lo scrivere. Scrivere è
la mia vita,un modo per sfogarmi, per rasserenarmi,
per comunicare emozioni che provo e che ritengo degne
di essere trasmesse. Ho scritto numerose poesie che
hanno letto in pochi, ma che sono il mio tesoro, sono
un ricordo che continuerà a vivere per sempre.
Anche per questo scrivo, per essere certa che i momenti
magici che ho vissuto continuino a vivere su fogli
che per me non sono solo pagine strappate da quaderni,
sono piccoli frammenti della mia storia.
Oltre a scrivere adoro la musica, espressione di
qualsiasi sentimento si possa provare: dalla gioia
alla tristezza, dall'amore all'odio. Amo suonare il
mio flauto traverso per perdermi nei suoi dolcissimi
suoni, amo suonare la chitarra per potermi accompagnare
nel canto, altra mia grande passione. Cantare per
me è come scrivere, mi emoziono facendolo e,
a volte, emoziono anche chi mi ascolta.
Ma noi giovani oltre ad avere molte passioni,cosa
che molti adulti non credono possibile, proviamo anche
sentimenti fortissimi. Ero solo in quinta elementare
quando presi un "cotta" per un amico di
mio fratello di 4 anni più grande di me. Per
me era solo un sogno irraggiungibile e la "cotta"
bruciava sempre di più. Quattro anni fa quel
sogno è diventato realtà. Ero fuori
di me per la felicità e ogni volta che lo vedevo
avevo il cuore in gola e mi sentivo sempre più
innamorata. In quel periodo, molti adulti (i vari
parenti) mi dicevano: "A 14 anni cosa vuoi che
sia, non può essere amore". Io mi sentivo
morire perché per me era proprio quello e con
la A maiuscola. Dopo 7 mesi, vissuti da me ogni giorno
con i piedi a due metri da terra, scopro che ha un'altra.
Ho conosciuto l'odio a soli 14 anni e non c'è
cosa peggiore che odiare chi non si ha mai smesso
di amare. E adesso? Domani, il 29, saranno 2 anni
e 3 mesi che stiamo insieme. Ora siamo solo io e lui,
nessun tradimento, ci confidiamo tutto e abbiamo un
rapporto stupendo che pochi adulti pensano possibile
a 17 anni.
Dopo questa esperienza posso assicurare che fidarsi
di una persona che abbiamo tanto amato e che ci ha
tanto feriti è davvero difficile e che se ci
riusciamo, a 17 anni, non siamo così vuoti
come ci ha descritti Marco Lodoli nel suo articolo
pubblicato su "Repubblica" il 5 ottobre
scorso. Non penso di essere l'unica adolescente che
ha forti passioni, sete di cultura e che prova sentimenti
importanti come l'amore, come l'odio. E allora perché?
Perché tutte le persone che hanno letto quell'articolo
hanno anche solo l'occasione di immaginare la mia
generazione in quel modo distorto accusato da Lodoli?
Provo disprezzo per giovani come me che riescano
anche solo a pensare di uccidere qualcuno, ma credo
anche che siano quelli che hanno maggior bisogno d'aiuto
e di persone che invece di accusarli, cerchino di
capirli e soprattutto di far capire loro l'oscenità
del reato che hanno commesso.
Spero che queste mia parole possano essere d'aiuto
a chi le leggerà per poterci conoscere meglio,ma
purtroppo so che non potranno aiutare persone come
Marco Lodoli o chiunque possa avere pensieri del genere
sui giovani di oggi.
Di Loreto Cristina
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