Dio, regole e libertà
Ciao Prof,
questa è una lettera che mi ha spedito una
mia compagna di corso, dopo un lunghissimo discorso
sulla fede. Pensavo di usarla per l' articolo. Dimmi
poi cosa ne pensi.
CHI è LUI? ("Lui" sarebbe Dio)
VUOI UNA RISPOSTA SOGGETTIVA O UN QUALCOSA DI SCRITTO,
DI PIU' OGGETTIVO?!
E'UNA DOMANDA CHE MI PONGO, UN QUESITO RICORRENTE,
UN QUALCOSA CHE, INSOMMA, TIENE IN FUNZIONI I MIEI
2 NEURONI!
NON LO SO, E' SOLO CHE TANTE VOLTE MI SEMBRA DI SENTIRE
NELLE TUE PAROLE UN INSIEME DI REGOLE, UN QUALCOSA
DI PARZIALMENTE IMPOSTO E STEREOTIPATO E IO SONO POCO
INCLINE AI COMANDAMENTI "PER L' ANIMA".
CREDO CHE LA MATURITA' E LA BONTA' DI UNA PERSONA
NON SI MISURINO QUANDO LE COSE SONO IMPOSTE, MA QUANDO
DA SOLA RIESCI A CAPIRE CIO' CHE è GIUSTO O
SBAGLIATO; QUESTO PERCHE' NELLA RELIGIONE INTERIORE,
LI SI CHE CI SONO DEI VALORI ASSOLUTI.
IN QUESTI ULTIMI TEMPI HO POI PENSATO DI ESSERE POCO
INCLINE AL RISPETTO DELLE REGOLE IMPOSTE: LE IMPOSIZIONI
NON FANNO PER ME, NON NE CAPISCO IL MOTIVO. DAL MOMENTO
CHE UNA COSA E'IMPOSTA, PERDE IL SUO SCOPO TERAPEUTICO
E FA PIU' DANNI CHE ALTRO.
SECONDO ME UNA PERSONA NON DOVREBBE NASCERE E CONOSCERE
LA FEDE DEI GENITORI, I LORO DOGMI E LE LORO REGOLE,
MA DOVREBBE ESSERE LIBERA DI CRESCERE CONOSCENDO TUTTI
GLI ASPETTI BELLI E BRUTTI DI TUTTE LE RELIGIONI,
COSI' COME DI TUTTI GLI ALTRI ASPETTI DELLA VITA;
NON SI PUO' DIRE: QUESTO SI FA, QUESTO NO, SOLO PERCHE'
LO DICE UN LIBRO.
MI SEMBRA UNA FORMA DI RIFUGIO QUELLO DEI CRISTIANI:
HANNO UNA TABELLA DI REGOLE, NON SI PRENDONO LA RESPONSABILITA'
DI SBAGLIARE, CADERE, CAPIRE, GIUDICARE, CADERE ANCORA
E RIALZARSI PIU' FORTI; HANNO UNA SERIE DI REGOLE,
CHE FIN DALL' INFANZIA SONO STATI ABITUATI A CHIAMARE
GIUSTE, E QUELLE SONO.
VEDO TE FARE SFORZI E METTERTI IN GIOCO MA E' UN GIOCO
LIMITATO DA TUTTA UN'EDUCAZIONE IN QUEL VERSO. L'EDUCAZIONE
VA FATTA NEL RISPETTO DEGLI ALTRI E DEL MONDO CHE
CI CIRCONDA; NON DOVREBBE RIGUARDARE LE DECISIONI
INTIME E PERSONALI, CHE NON POSSONO ESSERE STEREOTIPATE!!!
TUTTO IL MIO DISCORSO è UNA RIFLESSIONE, NON
UN DOGMA DI VITA; COME SEMPRE, SONO PENSIERI PERSONALI.
IN OGNI MODO,SONO SICURA CHE RIUSCIREMO SEMPRE AD
ARRICCHIRCI DELLE NOSTRE RECIPROCHE DIFFERENZE.
GRAZIE ANCORA.
E grazie deve dirlo qualunque buon cristiano per
questa capacità di mettersi in discussione!
E' chiaro però che un cristiano parte da presupposti
diversi: il cristiano sa la risposta. Deve solo farla
sua.
In questa lettera non viene messa in forse l'esistenza
di Dio. Il problema non è Dio: tutti ne hanno
uno; qui il problema sono le regole che avrebbe dato
Dio.
Ma è vero che le ha date Dio? E perché?
Perché Dio, che non interviene con un sacro
fulmine sui cattivi di fronte a tutte le ingiustizie
del mondo, si scomoda invece tanto per dirci cosa
mangiare i venerdì di Quaresima e quante ore
di digiuno fare prima della Comunione? Che senso hanno
queste Tavole della Legge, se chi le segue è
cattivo come gli altri, o addirittura peggiore? (Es:
la Santa Inquisizione; le Crociate; i preti pedofili
)
Se uno guarda tutto da fuori, la risposta sembra ovvia:
è solo un'anacronistica moda da vecchietta
bigotta! Siamo nel 2002 ormai!
Ma un cristiano cosa dice? Anzi: Dio, cosa dice a
sua "discolpa"?
Dio non dice niente. Ma non perché non ha niente
da dire: Lui ha già detto tutto. E' qui che
si gioca la responsabilità di un cristiano:
il cristiano sa che la sua non è una religione;
non è un'interpretazione umana per avvicinarsi
a Dio; è PAROLA DI DIO. Dio ha parlato una
volta per tutte, poi ha lasciato decidere all'uomo:
l'altro protagonista. Però attenzione: questo
farsi da parte di Dio, non è dettato dall'indifferenza;
è un gesto d'UMILTA'.
Ma davvero Dio è umile? E allora perché
la Sua parola "soffoca" la libertà
umana con una sfilza di regole lunga così?
La risposta è semplice: Dio non soffoca la
libertà umana, perché è stato
Lui a creare l'uomo LIBERO!!!
Ma allora?!?
Le regole non sono imposte, ma proposte. E hanno sempre
una motivazione! L'uomo deve confrontarsi con l'esistenza
di Dio; ma è libero di scegliere che posizione
prendere. Condividere queste regole, significa valutarle
ed essere d'accordo prima di accettarle! Non deve
esserci una presa di posizione passiva o dettata!
Assolutamente non devono essere dettate queste regole!
Da nessuno! Nemmeno Dio lo fa; perché dovrebbe
farlo un uomo?!?
Dio ha creato l'uomo libero; tanto libero, che appena
creato, l'uomo gli disobbedisce e lo rinnega! E Lui?
Lui gli cuce i vestiti, come una mamma affettuosa.
Dio non costringe MAI l'uomo. Al massimo lo seduce
(Geremia 20; 7-13). Tutte queste "scomode"
regole non sono altro che istruzioni per l'uso, dell'uomo
e della vita.
Quando si compra una macchina nuova, la FIAT (niente
pubblicità occulta:) allega anche un volumetto:
circa 1.400 pagine di istruzioni per l'uso. E' chiaro
che se poi uno vuol fare il pieno con la Vodka invece
che con la benzina, è libero di fare quello
che vuole. Se però si fa investire da un palo:
la colpa non è della FIAT!
Se il bambino va dalla mamma chiedendole: "posso
mettere le dita dentro la spina?" e lei gli dice
di no, il bambino si può sentire costretto
a rinunciare a una cosa che gli piacerebbe tanto,
però la mamma gli ha salvato la vita; e si
spera che crescendo il bambino se ne renda conto!
L'uomo che misconosce Dio, che non accetta le sue
"istruzioni per l'uso", semplicemente restringe
il suo campo di esistenza; si fa padrone, però
di una situazione ristretta nel tempo e nello spazio:
rinuncia all'eternità, si scontra con i pali
della vita e con le spine elettriche, e muore, con
gran dispiacere di Dio.
Ma se io faccio sesso prima del matrimonio, se non
vado a Messa qualche domenica
, non faccio male
né a me, né agli altri! Non si può
certo paragonare con le dita nella spina!
E se invece fosse così?
Non accontentiamoci della nostra interpretazione:
è importante, ma non sufficiente, soprattutto
se non sappiamo molte cose; anche se spesso non si
capisce subito, per tutto c'è lo stesso motivo:
la salvezza dell'uomo. Noi stiamo cercando il senso
della vita, vogliamo le risposte di tantissimi perché
e spesso non sappiamo dove trovarli. Allora partiamo
con umiltà: guardiamo cosa hanno capito quelli
prima di noi. Tutti i dubbi su Dio e la Chiesa non
sono purtroppo una scoperta del XX secolo, non è
merito dei nostri eccellenti scienziati: sono domande
vecchie come l'uomo; anzi di più, perché
gli angeli hanno avuto i nostri stessi dubbi (Lucifero
è diventato Satana per questo!). Ma la risposta
è la stessa da sempre:
"Amerai il Signore Dio con tutto il cuore, con
tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo
è il primo e il più grande di tutti
i comandamenti. E il secondo è simile al primo:
Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due
comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti."
(Mt 22; 37-40)
Quindi Dio non fulmina i cattivi, perché LI
AMA! E bussa con pazienza al loro cuore, aspettando
che Gli aprano, anche se fosse solo in punto di morte!
Ma Dio non fa niente neanche a chi non va a Messa,
e continua ad invitare tutti a Casa Sua, anche quelli
che continuano a riderGli in faccia. Dio non è
un Giustiziere, non è un Giudice e non è
una Banca in cui depositare tutte le nostre buone
azioni:
Dio è amore.
E basta.
Quindi attenzione a chi ci parla. Non dobbiamo essere
tanto ingenui da credere a quello che si dice in giro
di Dio. Bisogna informarsi, con consapevolezza! E
bisogna avere l'umiltà di accettare le risposte!
L'importante è chiedersi sempre PERCHE': a
tutto c'è un motivo!
"Buttati in Dio; non si sposterà per
farti cadere!"
(S. Agostino)
Ciao Lucia
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