"Ma dov'era Dio mentre accadeva tutto questo? Ho pensato: forse si era distratto".
Così ha detto in un'intervista televisiva il sacerdote di uno dei paesi colpiti dal terremoto nel Molise. E al giornalista, scosso dalla forza di quella frase, ha aggiunto, quasi a mitigare una prima reazione a caldo:
"Adesso penso che Dio era qui, tra noi, come sempre"
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3Ai ::: 3C

Terza Ai (ragioneria)

 

Il “problema non sta nel chiedersi dov’era o dov’è Dio quando accade o no qualcosa… il “problema” è: questo Dio che tutti cerchiamo, a cui chiediamo aiuto, esiste oppure no?
Perché ogni volta che succede qualcosa, bella o brutta che sia, dobbiamo dare la colpa a lui?
A chi non capita di soffermarsi anche soltanto per un secondo a pensare, a domandare, a chiedergli un favore? Capita anche a me, ma poche volte, anzi praticamente mai, ho avuto una risposta, una spiegazione ai perché… Perché questo mondo in cui viviamo fa così tanto schifo, perché persone innocenti, ragazzi, devono morire senza un motivo valido… colpa del destino?
Chi lo sa!
Chi è stato a volere così? Chi si prende la responsabilità di tutto?
Perché un giorno sei la persona più felice del mondo e il giorno dopo un dolore insopportabile ti tormenta e continua a tormentarti tutt’ora???
Perché così tutto d’un tratto sfuggono dalle tue stesse mani le persone che ami, le cose a cui tieni… e la felicità, la tua felicità dov’è andata a finire?
Nessuno mai potrà saperlo… le cose accadono, ma non si sa il motivo, o forse lo si sa ma non lo si vuole ammettere…
Un giorno forse qualcuno riuscirà a dare un senso al mondo… oppure no…

*Alice Altafini*

PENSIERI

“Dov’era Dio mentre succedeva tutto ciò?”
Questa domanda sta ormai diventando un quesito universale a cui nessuno sa dare una risposta sensata, valida per tutti e che colmi i dubbi infiniti che si pone l’uomo riguardante Dio e la sua “presenza” nella nostra vita.
Ogni singolo fatto drammatico, cruento, crudele viene oggigiorno sottovalutato, irriconosciuto alla persona in se che lo compie e viene quasi sempre ritenuto un comportamento causato da un qualcosa di sovrannaturale, superiore.
Secondo il mio modesto parere questi avvenimenti vengono attribuiti a Dio in quanto l’uomo nn vuole essere responsabile delle azioni che egli stesso compie.
Io dico no a tutto ciò: basta con tutte queste sciocchezze, basta a tutte queste colpe imputate a un certo sig. Dio…. Ciò che doveva accadere è accaduto, non per la volontà di qualcun altro ma per la nostra volontà.
Ad ogni azione corrisponde una conseguenza ben precisa, logica o non logica che sia…
Tutto ciò che l’uomo può fare è rassegnarsi all’idea di un Dio e provare a contare solamente sulle sue forze. Come si può affidarsi e fidarsi di qualcosa che non c’è? è contro ogni natura e allora, perché incolpare Dio?
Io credo sia solamente una nostra fantasia come di fatto lo è Babbo Natale: fin da bambini ci viene detto che esiste, che ti pensa, ti controlla, e noi, poveri ingenui, ci fidiamo di quello che ci viene detto e facciamo di tutto per essere buoni bambini ma…… aprendo gli occhi scompaiono tutti quei valori in cui credevamo, in cui avevamo posto la nostra fiducia…. Ciò vale anche con Dio: fin da bambini veniamo educati a riconoscere e rispettare questa presenza, a fidarci di lei, onorarla e appoggiarci sulla sua spalla… ma in verità è solamente un sogno, al quale chiediamo aiuto, grazia e chiediamo, chiediamo, chiediamo… e tutto ciò solamente perché l’uomo è troppo debole per affrontare le difficoltà che la vita gli pone davanti.

s.s

Dio c’era quel giorno a San Giuliano, solo che non poteva intervenire!
Dio viene detto Onnipotente, e io ci credo perché ci ha dato la vita, ma non può rimediare ai nostri errori.
Parlo di errori perché la scuola è crollata causa dei pilastri che erano troppo fragili per sostenere il soffitto in cemento armato, e perché il prete inizialmente non ha dato la colpa ai costruttori ma a Dio. Secondo me è stupido dare la colpa a Dio, perché è come dire che Dio doveva esserci anche quando le torri gemelle sono crollate o quando scoppiavano le bombe sugli autobus.
Insomma, Dio quel giorno c’era e secondo me sperava che quei bambini continuassero a vivere.

Morry

Credo sia impensabile pensare a una sua distrazione. E’ anche impensabile incolparlo per la caduta di una scuola perché dopotutto la distrazione, se si vuole proprio incolpare qualcuno, e di coloro che avevano il compito di salvaguardare l’istituto. Penso che questo tragico avvenimento possa collegarsi alla superficialità dell’uomo. E’ difficile trovare una motivazione per il fatto che proprio dei bambini innocenti e delle modeste famiglie hanno dovuto pagare le spese. Sicuramente non si può trovare un’unica spiegazione ma possono uscirne alcune riflessioni… ho pensato che il Signore abbia voluto mettere alla prova la fede delle famiglie colpite che davanti a situazioni del genere può ancora più rafforsarsi, oppure che volesse mandare un chiaro messaggio, del tipo “ il menefreghismo e la superficialità che esiste nel mondo” affinchè possa cambiare qualcosa
Io credo molto al destino ma non penso che a ogni disgrazia che capita ci si deve ricondurre a esso. Penso che per la maggior parte di cose brutte che capitano nel mondo ci si possa ricondurre all’avarizia, l’egoismo, la superbia e talvolta la crudeltà che nella nostra società sono sempre più comuni

Collina

Di una cosa sono sicura

Io sono credente, ma sinceramente non so come spiegarmi dove fosse Dio, mentre sono morti tutti quei bambini, durante il terremoto in Puglia. Non concordo con il prete, quando dice: “ Ho pensato forse che Dio era distratto”; non penso neanche che Dio fosse presente.Anzi, forse era presente ma non ha potuto fermare ciò che stava accadendo a quei poveri bambini! Di una cosa sono sicura, Dio non avrebbe assolutamente voluto perdere tutti quei figli. SI, I SUOI FIGLI!! Ogni essere umano che vive su questa terra è figlio di Dio e lui quel giorno ne ha persi 27.Chissà quanti ne perde al giorno…Di certo non si può dire che Dio volesse punire i cosiddetti “cattivi” perché è inconcepibile questo tipo di pensiero.Secondo me Dio era presente, eccome se era presente. Non ha fermato ciò che stava accadendo in modo che noi, esseri umani, riflettessimo di più sull’importanza della vita. Forse non è colpa di Dio, ma è colpa nostra. Si è sicuramente colpa nostra!!E’ colpa della nostra esuberanza, è colpa di pensare di essere superiori l’uno dell’altro, di non dare la giusta importanza alla vita di ognuno di noi, che è la cosa più importante al Mondo. Dovremmo riflettere di più su cosa è giusto e cosa sbagliato.Sicuramente se quella scuola fosse stata costruita in modo adeguato, forse non sarebbe accaduta una disgrazia simile.Si è questa la mia opinione, Dio come sempre era tra noi, ma ha voluto farci riflettere sull’importanza della vita e “purtroppo” forse è riuscito a farci riflettere. Dico, purtroppo, perché si è verificato sulla pelle di quei bambini.

Claudia

Tragedie come quella di San Giuliano possono frantumare tutte le certezze di un uomo, un uomo che ha passato la vita credendo e pregando un Dio che doveva proteggere e sorvegliare la Terra e tutte le persone che la abitano, un Dio buono, in cui molti credono, ma con cui solo pochi si confidano. Un Dio che ci ha dato la vita e che è con noi sempre. Ma allora la domanda sorge spontanea “Dov’era quando è successo tutto questo?”, e la risposta è meno scontata di quanto possa sembrare. Dio è onnipresente, certo, è il Dio del creato, sicuramente, ma allora perché non ha fatto niente? Però, pensandoci bene, perché avrebbe dovuto salvare quei bambini? Tantissimi muoiono nel terzo mondo senza che nessuno pensi a dare la colpa a Dio per questo. Tante persone muoiono per mano di assassini ignoti a causa di debiti non saldati, anche a loro Dio dovrebbe pensare? Non mi risulta che Dio sia vendicativo, perché dovrebbe allora lasciarli morire?
La vita sulla Terra va avanti anche senza un Dio che la segue, anche se sicuramente è comodo scaricare su un’entità la colpa per quel che succede, ma credo che non sia stato davvero Dio a costruire male l’edificio crollato sulla testa di quei bambini. E non penso sia stato Dio a dire ai soccorritori dove scavare per trovare i pochi bambini che si sono salvati.
L’uomo ha bisogno di un Dio per non impazzire, tutte le civiltà ne hanno uno, questo cosa vuol dire? Che sono tutte brutte copie del vero Dio onnipotente e immortale, che ce l’hanno copiato, o forse che l’essere umano è emotivamente fragile e ha bisogno di un supporto psicologico adeguato per continuare a vivere sereno? Sono le mamme che dicono ai bambini che non devono aver paura, perché li proteggeranno loro; ma alle mamme chi lo dice di non aver paura? C’è qualcuno che le proteggerà durante la loro vita? Non si sa, ma sicuramente sapere che c’è un Dio ti segue e ti protegge dall’alto dei cieli aiuta. E sapere poi che può spostare montagne e fare miracoli inconcepibili per la ragione umana, è motivo di sicurezza. Non importa se queste cose le ha fatte di recente o no; non importa se qualcuno l’ha mai visto o no; basta avere la certezza che esista e che ti protegga, come un padre fa con la sua bambina, per vivere sereni e senza paure inutili. Tutto il resto è di contorno, aiuta l’uomo ad accettare l’aiuto di un’entità superiore, e lo sprona al bene, il male porta alla dannazione eterna.

Vale


DIO E’ ONNIPOTENTE?

E’ difficile dare una risposta a questo terribile evento: il terremoto è un fatto naturale, e la natura, gli animali, le cose e infine noi, siamo stati creati da Dio. Questo è quello che la Bibbia racconta, ma se tutto ciò è vero, allora Dio avrebbe potuto evitare che questa tragedia accadesse. Forse Dio esiste, ma il mondo è grande e infiniti sono i problemi che colpiscono le persone e quindi non è riuscito ad aiutare anche queste. Ma allora è veramente Onnipotente? Io credo che esista, o che almeno da qualche parte, a noi sconosciuta, ci sia qualcuno che riesca ad aiutarci, ma che non sia proprio Onnipotente. Ritengo che non sia giusto incolpare Dio quando qualcosa di terribile colpisce le persone a noi care o addirittura noi stessi, mentre quando siamo felici, perché tutto va come vogliamo che vada,…ecco che non Lo ringraziamo, ma ci prendiamo tutto il merito. Se per noi esiste solo quando tutto il mondo sembra crollarci addosso, dovrebbe esistere anche quando la nostra vita è solo rosa e fiori. (Se per noi non esiste quando tutto va bene, non dovrebbe esistere nemmeno quando tutto va male.)

Ilaria

DIO ERA PRESENTE, LA COLPA E’ SOLO NOSTRA…

Io sono credente, ma sinceramente non so come spiegarmi dove fosse Dio, mentre sono morti tutti quei bambini durante il terremoto in Puglia.
Non concordo con il prete, quando dice : “Ho pensato forse che Dio era distratto”; non penso neanche che Dio fosse presente. Anzi, forse era presente ma non ha potuto fermare ciò che stava accadendo a quei poveri bambini!
Di una cosa sono sicura, Dio non avrebbe assolutamente voluto perdere tutti quei figli.
SI, I SUOI FIGLI!!!
Ogni essere umano che vive su questa terra è figlio di Dio e lui quel giorno ne ha persi 27.
Chissà quanti ne perde al giorno…
Di certo non si può dire che Dio volesse punire i cosiddetti “cattivi” perché è inconcepibile questo tipo di pensiero.
Secondo me Dio era presente, eccome se era presente.
Non ha fermato ciò che stava accadendo in modo che noi, esseri umani, riflettessimo di più sull’importanza della vita.
Si, è sicuramente colpa nostra!!
E’ colpa della nostra esuberanza, del pensare di essere superiori l’uno dell’altro, di non dare la giusta importanza alla vita di ognuno di noi, che è la cosa più importante al Mondo, e del non riflettere di più su cosa è giusto o cosa sbagliato.
Sicuramente se quella scuola fosse stata costruita in modo adeguato, forse non sarebbe accaduta una disgrazia simile.
Si, è questa la mia opinione, Dio come sempre era tra noi, ma ha voluto farci riflettere sull’importanza della vita e “purtroppo” forse è riuscito a farci riflettere.
Dico purtroppo, perché si è verificato sulla pelle di quei bambini.

-Cla-

Secondo me tra queste due tracce la più valida è la seconda perché Dio esiste sempre, in ogni luogo, in ogni momento e da qualsiasi parte.
Quando accadono delle cose che non vorremmo che succedessero possiamo pensare che è colpa di Dio, ma non è così, altrimenti come si spiegherebbero i miracoli da parte di Padre Pio di Pietralcina e di tanti altri Santi?
Secondo me colore che perdono la vita hanno già un destino segnato che solo Dio conosce ma che al momento della tragica sciagura conosciamo anche noi.
La vita secondo me è un po’ stupida perché un giorno una persona sta bene e il giorno dopo muore d’infarto, in questo caso si pensa che Dio non esiste; al contrario una persona è sul punto di morire e ottiene un miracolo da parte di un Santo che viene mandato da Dio. Se Dio non esiste nel primo caso non dovrebbe esistere anche nel secondo caso, ma non è così perché Dio esiste in tutti e due i casi solo che nel primo non può far niente perché il destino di quella persona sfortunata è già segnato.
Ad esempio, nel mio paese, dove ho vissuto per 16 anni, a mio padre è successa una cosa strana che neanche lui immaginava potesse accadere. Tornando dal lavoro lo fermarono due persone lo fermarono e gli chiesero dov’era il santuario dell’Incoronata, la Santa protettrice del mio paese. Mio padre pensando che fossero forestieri e non pensando al peggio gli disse dov’era.
Il bello di questa storiella è che due giorni dopo queste due persone sono uscite raidue al programma di Michele Cucuzza e hanno raccontato la loro storia, cioè che avevano una bambina malata che era sul punto di morire e una notte gli è apparsa in sogno la Madonna dell’Incoronata. Così dopo essere entrati nel santuario e dopo aver baciato la Madonna, la figlia ha cominciato a piangere e successivamente ha parlato e camminato. Con questa storia vi ho fatto capire che Dio esiste in tutti i momenti ma può aiutare solo chi non ha il destino segnato.

Malerba Ciro


Come al solito non so come iniziare…
Posso cominciare riflettendo sul fatto che siamo circondati da eventi negativi, che sconvolgono un po’ la nostra vita, il nostro modo di ragionare e di “credere” in qualcosa.
Ogni tanto però, com’è giusto aggiungere, siamo anche soddisfatti e contenti per un avvenimento davvero positivo. La differenza c’è. Ovvio. Quella che appare palesemente è appunto la differenza tra positivo e negativo e le conseguenti reazioni che un avvenimento suscita in noi, in relazione alla sua positività o negatività. Successivamente nelle nostre reazioni colgo qualcosa di incoerente…
Nel caso in cui si tratti di un evento positivo siamo subito pronti ad assumerci ogni merito, soddisfatti e orgogliosi di noi stessi e degli altri e probabilmente è lecito; nel caso opposto entriamo in un meccanismo di autodifesa secondo la quale ci sentiamo autorizzati a conferire la responsabilità dell’accaduto ad altri. In questo caso a Dio.
Ma cos’è? Chi è? C’è? Non c’è? Dov’era? Sembra impossibile che proprio lui abbia voltato lo sguardo così… E si comincia a pensare dentro di sé ad ogni cosa ingiusta successa…perché non trovo ragione nella morte insulsa di ragazzi di diciassette anni, dei bambini di quella scuola…non c’è ragione al cancro, all’AIDS…tutto quello a cui non sappiamo rispondere non ha ragione per la quale noi non possiamo dare risposta. Perchè non posso sapere? E forse adesso emerge l’incoerenza a cui accennavo precedentemente…perché domani sono sicura di svegliarmi e di pensare: “spero che non mi interroghi in economia…”
Non sarò l’unica ad alzarmi e sperare in qualcosa, in qualsiasi cosa…
A chi è rivolta quella frase? Chi dovrebbe provvedere alla realizzazione della tua speranza? Se speri, un minimo ci credi…sia nella realizzazione di quello in cui speri sia al fatto che qualcuno possa provvedere a farlo realizzare.
Non so cosa. Ma qualcosa c’è; può essere che ogni tanto si giri…anche se certe cose non riuscirò mai a giustificarle.

Carlotta Mengoli

C’è o non c’è…? Questo è il problema!

Ma per quale strano motivo sono successe cose che non avrei mai pensato possibili? In un anno se ne sono andati tre ragazzi innocenti…tre di quei piccoli grandi uomini che non hanno mai fatto del male.
Loro che adesso sono in orizzontale prima erano sorridenti e felici. Paolo, Diego e Matteo…nomi comuni ma persone speciali!
Diego era uno di noi e sempre lo sarà……sarà sempre con noi nelle serate in discoteca, nei pomeriggi su un campo da calcio, nei commenti sulle donne e in tutte quelle piccole grandi cose che ci rendevano felici. Se Dio è davvero onnipotente, perché non ha fermato quell’imbecille in moto, perché non ha avvertito Diego, perché gli ha consentito di sorpassare quella macchina, e il grande Dio dov’era…in ferie???
Non è possibile che l’abbia lasciato morire per punizione di qualcosa, lui non ha mai fatto niente di male e se anche lo aveva in progetto…ora non può più farlo! Tanta gente malvagia è in vita…tanti truffano e tanti ingannano, ma loro ancora respirano. Dio è nominato solo quando capitano miracoli, quando c’è qualcosa di bello da festeggiare…ma stavolta, come tante altre, Dio non è neanche stato nominato, nemmeno preso in causa…è giusto? E’ cosa buona e giusta? Non penso proprio, lui sbaglia come tutti noi…E BASTA!!!
Diego sempre fra noi!

Diego Pettazzoni


Fin da bambina ho sempre pensato che nell’alto dei cieli ci fosse un Dio; il perché lo credevo non lo so, forse perché andando a catechismo me lo inculcavano o forse perché ci credevo veramente… Non lo so!
Da bambina frequentavo il catechismo, una volta finito ho iniziato a frequentare al giovedì sera il “gruppo” dove tutti i ragazzi della parrocchia si ritrovavano a parlare di Dio e a discutere dei problemi degli adolescenti. Tutte le domeniche puntualmente alle11: 00 andavo a messa.
Poi un giorno di quest’estate ho perso un amico; vederlo morire è stato terribile, ho pregato tutta la notte perché i medici potessero salvarlo, ma le mie preghiere non sono servite a niente.
Quando mi hanno detto che non ce l’aveva fatta, mi sono sentita cadere il mondo addosso e con lui anche la fede che avevo in Dio. Quella notte mi sono fatta tante domande ma non ho trovato risposta per nessuna tranne che per una: “ma se Dio esiste veramente perché ha voluto questo?” l’unica risposta che ho saputo darmi è “Forse Dio non esiste!”.
Volevo non crederci a questa risposta, perché altrimenti certe cose non avrebbero senso, tutto quello che mi avevano insegnato a catechismo era andato tutto in fumo; dopo 6 mesi ho perso un altro amico, tutte le domande che mi ero già posta mi sono venute in mente ma questa volta la risposta l’avevo.
Oggi la parrocchia e la chiesa non le frequento più come prima perché la mia idea è cambiata e per rispetto delle persone che ci credono, non mi sembra giusto che io continui a frequentarla.
Una minima speranza ce l’ho che esista un Dio ma dopo tutto quello che è successo non ne ho più la certezza.

EP


Questa frase molte volte, quando vediamo i telegiornali ci viene da dirla o perlomeno da pensarla. Ci chiediamo davanti alle disgrazie che coinvolgono tanta gente innocente il perché deve avvenire tutto quello e inoltre ci si chiede il perché Dio non fa si che il tutto non accada. La domanda può essere giusta ma secondo il mio parere va vista da due punti di vista diversi: uno scientifico e uno religioso.
Per esempio il terremoto che ha coinvolto tutti quei bambini innocenti lo possiamo vedere su due ottiche differenti.
Secondo la scienza il tutto è accaduto a causa di un errore umano nella progettazione dell’edificio e invece secondo la religione il tutto è avvenuto a causa di un errore di Dio.
Entrambe le parti hanno un qualcosa in comune, che pur essendo idee così distaccate le riavvicina: l’ERRORE.
Questo fa parte della natura umana perché nessuno di noi è perfetto e quindi chiunque può commettere errori, si è sempre pensato che se gli esseri umani non sono perfetti, le divinità lo sono, ma anche questo è impossibile perché altrimenti tutte queste disgrazie non accadrebbero.

Gian Luca Pullega

Dio, sempre tra noi!!!

Da lassù qualcuno ci protegge sia nel bene che nel male (questa è la mia teoria). Le persone non danno molto peso alle cose belle che accadono alle soddisfazioni perché pensano che sia una cosa che gli deve essere data.
Quando accadono disgrazie, invece, iniziano ad avere dei dubbi sull’esistenza di Dio. I CONTI NON MI TORNANO!!! Non capisco perché solo con le disgrazie si dubiti sull’esistenza di un protettore e non anche con le soddisfazioni e le felicità. È proprio grazie a Dio che io nei momenti più difficili riesco a confidarmi con Lui e ad essere più sollevata perché so che quel brutto momento prima o poi passerà e ne verrà un altro di gioia.
Dio ci vede e ci protegge anche se molto spesso lo ignoriamo, ma lui sempre e comunque ci perdona. Ovviamente il fatto del terremoto e un’intera classe di vittime ha portato le famiglie e tutto il paese nel dubbio dell’esistenza di qualcuno che da lassù ci vede e ci guida. Una frase che mi è venuta in mente è: “Non tutti i mali vengono per nuocere”, penserete che non centri nulla con ciò… …invece penso che le famiglie delle vittime, anche se ora si sentono rovinate, troveranno un unione con Dio ancora più forte e qualcuno con cui aprirsi (anche se è silenzioso) e sarà con lui che troveranno la salvezza. Dio è silenzioso perché non lo vediamo e siamo come Tommaso, se non vediamo non crediamo, ma egli ci mostra la sua esistenza con dei gesti, quelli che ci portano ed una futura felicità.

Serra Manuela

Dio c’è

Secondo me ad ogni cosa che ci accade c’è un motivo, una spiegazione logica, niente ci accade per caso, ma tutto ha un significato che non riusciamo molto spesso a capire subito ma anche dopo anni e anni di riflessioni e domande a cui non si riesce a rispondere sempre…
Dio c’è e come ha detto quel prete Dio è sempre tra noi e anche se sembra brutto dirlo probabilmente (dal mio punto di vista) è lui che l’ha voluto , ma non perché è cattivo , crudele ma forse perché aveva bisogno di quelle persone dove ora lui si trova. So che può sembrare una cosa insensata ma quale altro motivo ci può essere se non questo ? è impossibile che Dio in queste situazioni si distragga,perché ci assiste sempre in ogni momento… e poi sarebbe il primo a punire i peccatori e a salvare i giusti quindi non lo ha fatto per cattiveria ma forse anche con amore… prima o poi ognuno di noi lo raggiungerà… chi prima chi dopo, ma nessuno è immortale. Lo so che può sembrare terribile, che possono essere anche solo una marea di cavolate, ma bisogna pensare che ogni minima cosa ci accade perché voluta da qualcuno più in alto di noi.Il quale, forse, vuole farci capire che diamo troppe cose per scontate; che non apprezziamo veramente le cose, anche più banali, lamentandoci in continuazione senza sapere come e cosa si prova quando ci si accontenta di quello che la vita, cioè Dio, ci ha dato e ci dà ogni giorno. Quindi dobbiamo cercare di vivere intensamente giorno per giorno senza fare troppi progetti o senza lamentarci per ciò che non abbiamo e che vorremmo avere… ma apprezzare la vita perché è bella…

AV

Mi è capitato prendere in mano il diario di un mio amico, nelle prime pagine c’era scritto “Se dio c’è pensa per sé”.
Questa frase mi ha fatto pensare, e mi sono detta è vero a volte Dio pensa per se… … ma ho riflettuto di più, e la mia conclusione è stata che Dio c’è, ma non si sente e non si vede, forse non può agire sulle nostre vite, forse le cose che ci accadono ogni giorno sono in realtà positive, anche le più tremende, servono per farci capire gli errori umani, non ha colpa Dio se studiamo poco e l’interrogazione va male, non ha colpa Dio se una macchina trancia un motociclista, se un terremoto distrugge una scuola costruita DA CANI!!… il fatto di andare male ad un interrogazione, è un segno, ci si deve impegnare di più, l’autista della macchina doveva stare più attento, e sarà più prudente, i cretini che hanno costruito quella scuola dovevano saper fare il loro lavoro, (anche perché vengono pagati per questo), e il senso di colpa li devasterà per tutta le vita, ecco qual è la loro punizione voluta da Dio!! Questo mi ha collegato ad un altro argomento, esiste davvero qualcosa dopo la morte, mi sono detta, anche se non esiste è utile pensare che esista, così sarà meno pesante la morte di qualcuno, a questo punto rimane un'altra domanda, ma l’inferno esiste davvero????????? Secondo me no!! I nostri peccati li paghiamo in terra, con ciò che ci accade ogni giorno. L’inferno non può esistere anche perché non può esistere il male in persona, non c’è una persona che sia 100% male o neanche che sia 1oo% bene!!! In tutto c’è del bene e del male!!….
Quindi bisogna prendersela con se stessi perciò che accade in terra!!!
Bacini e rock’n roll!!

Anacleto Oi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Terza C (liceo scientifico)

 

 

Dio è con noi?

Perché Dio in quel momento non è intervenuto?
Perché non ha alzato un dito per aiutare dei bambini?
Perché dei bambini?
Perché degli esseri cosi piccoli?
Perché Dio non era lì a impedire una strage?
Perché Dio ha impedito di vivere una vita più lunga a quei bambini?
Perché troncare così i loro sogni e il loro futuro?
Perché quei bambini sono nati già segnati con un destino così crudele?
Perché lasciare nella disperazione famiglie intere?
Perché?

Il perché non lo so e penso nessuno riuscirà mai a dare una risposta a queste domande!
Io sono credente però quando mi accorgo che succedono cose di questo genere la mia fede vacilla, il Dio descritto dalla società cristiano, quello buono che è vicino a noi pronto a proteggerci, non lo sento più così vicino!
Ammiro chi riesce a trovare una risposta a certi fatti, anche se a volte queste sono solo, a mio parere, muri dietro cui pararsi per non sconvolgere gli insegnamenti di una vita intera!
Insomma frasi del tipo: ”Dio era con loro, era lì vicino per accogliere i suoi piccoli angeli” sono solo parole senza senso, a nessuno viene in mente che magari ai suoi nuovi piccoli angeli sarebbe piaciuto di più rimanere sulla terra insieme ad amici e genitori e diventare tali solo più tardi!

Michelle

Dio impotente davanti alle catastrofi umane

Dov’era Dio? Credo che tutti ce lo siamo chiesti almeno una volta nella vita, magari di fronte a problemi o difficoltà, ma quest’ultimo avvenimento, il terremoto, non è certo un semplice “problema” o una semplice disgrazia: bambini innocenti sono morti ingiustamente per cause molto più grosse di loro. Credo quindi che questa domanda che il prete si fa sia, anche se magari può sembrare strana, motivata. Una risposta potrebbe essere che, come ha poi detto lui in seguito, Dio c’era e che “non ha fatto niente” perché comunque Dio non è il genio della lampada o comunque l’eroe protettore degli uomini che fa si che tutte le cose si svolgano tranquillamente e serenamente, ma credo che sia una risposta comunque un po’ “povera” e un po’ troppo semplice per poter consolare e attenuare il dolore di quelle persone che adesso stanno soffrendo. Forse è vero, Dio c’è ed è fra noi, ma allora fino a che punto possiamo credere e confidare in lui, soprattutto dopo che succedono cose del genere? Io sinceramente non riesco a rispondere a questa domanda. Forse c’è chi riesce anche dopo questa grossa sofferenza a lasciare intatta la propria fede religiosa, ma si vede allora che di fede ne ha veramente tanta. Non dico che appena ci capita una cosa brutta dobbiamo smettere di credere in Dio però credo che sia comunque giusto farsi queste domande e cercare de rispondergli, io non ci riesco. L’unica cosa che comunque credo è che non sia “colpa” di Dio se certe catastrofi accadono e che Dio non sia quell’essere magico che allontana dall’uomo le cose brutte.

Chiara


DIO e UN PRETE

La cosa che più mi colpisce è che a farsi la domanda “Ma dov’era Dio quando tutto questo è accaduto?” e a rispondersi “Forse si era distratto” sia proprio un prete, uomo di fede, colui che spiega la parola di Dio, e colui al quale vengono attribuite nelle mille altre funzioni “importanti”. Ma alla fine un prete è un uomo, come tanti altri non ha nulla di più che un altro uomo: ha le stesse paure prova le stesse emozioni, gli stessi sentimenti di qualunque altro uomo. Penso perciò, che sia una figura quasi inutile, un essere umano UGUALE agli altri. Forse ha un po’ la tendenza a coprire gli errori di Dio, oppure a “raccontarli” in modo diverso, facendo credere che anche questi errori hanno uno scopo. Ma qual è lo scopo della morte di 27 bambini? Qual è lo scopo di una guerra? Qual è lo scopo di far ammalare un ragazzo di 16 anni di tumore?
E’ distrazione? E’ un errore? Ma che senso ha troncare i sogni di un ragazzo di 16 anni? Che senso ha non far conoscere la vita a dei bambini e lasciare dolore ai famigliari? Se questi sono errori o distrazioni, (come dice un prete, e ripeto, un prete) ed errare è umano, allora il Dio a cui molti sono devoti non è poi così perfetto e onnipotente come si crede. E’ per questo che mi rifiuto di credere alle parole di un prete o meglio di farne un “manuale di vita” e di regalare la mia fede e le mie preghiere a un Dio che regala sì la vita, ma anche morte e sofferenza.

Fre

DOV’ERA DIO QUANDO TUTTO QUESTO ACCADEVA?

Non lo so. Probabilmente se qualcuno mi avesse chiesto “ Ma Dio dov’era mentre qualche muro uccideva dei bambini innocenti?” avrei risposto solo “non lo so”.
La mia fede non è così forte e sicura da permettermi di pensare che Dio sia comunque sempre tra noi, e che tutto quello che succede è il disegno incomprensibile di una mano giusta. Non lo so perché non so nemmeno se credo che ci sia qualcuno oltre questa dimensione terrena e concreta. Forse tutto è solo strettamente legato al “qui ed ora”. Forse la terra è tremata e un muro non solido ha ceduto colpendo dei bambini. Forse Dio nemmeno esiste in tutto questo. E anche ammesso che esita non credo che si sia mai dato tanto da fare per evitare sofferenze e morti inutili.
O si astiene dalle faccende umane e il suo unico compito è di giudicare una volta conclusa questa vita o non esiste. Eppure ogni tanto succede qualcosa, ogni tanto nell’aria c’è un segno che ci avvicina a lui. Qualcosa di positivo che ci fa sperare. Sembra che si mostri e poi si nasconda.
Qualche settimana fa, ho letto alcune pagine di un libro di un autore ebreo, che parlava del rapporto ebrei- Dio e fede. Lui si chiedeva se tutto ciò che era stato fatto al suo popolo ( persecuzioni, olocausto) non era altro che una prova di Dio per verificare chi realmente fosse suo fedele. Dio scoraggia i suoi fedeli in un modo così forte e totale per capire chi riusciva a tenere salda la propria fede quando tutto suggeriva di abbandonarla.
Questo mi ha fatto pensare. Forse può essere così anche con il nostro Dio.
Ma io continuo a dubitarne.

Marina

DOV’ERA DIO?

Sinceramente anch’io mi sarei chiesta dov’era Dio quando sono morte tutte quelle persone innocenti. E non riesco a capire come si possa dire che Dio era lì con loro, perché quei bambini non sono stati aiutati da nessuno e da niente.
Forse in quel momento Dio stava aiutando qualcun’ altro ma allora è difficile continuare a crederci, soprattutto per i parenti dei bambini morti.
Un credente non può dire: “era inevitabile” oppure “sono cose che non si possono controllare” perché vuol dire che non crede veramente, non crede che ci sia Dio.
Per quanto possa esser stato vicino ai genitori dei bambini, questi hanno avuto un dolore grandissimo che avrebbero certamente preferito evitare.
Se Dio era lì con loro, cos’ha fatto?
E’ stato solo a guardare?
Quindi per me è umano e lecito anche per un prete porsi questo problema e mi sembrerebbe molto strano che uno affermasse senza neanche un momento di esitazione che Dio c’era.

Serena

DIO E’ VICINO A NOI

Anch’io, come credo tutti quelli che hanno visto ciò che è accaduto e come tutti quelli che hanno vissuto il dramma, mi sono chiesta perché sia successo, ma non mi sono mai chiesta dove fosse Dio in quel momento. Forse una risposta alla prima domanda non c’è: alcuni pensano che sia Dio a richiamarci vicino a lui, altri sostengono che tutto ciò che ci accade sia scritto nelle stelle, altri affermano che sia un caso. Io non so dire quale sia la risposta: forse non voglio neanche saperlo. Alla seconda domanda invece credo di poter rispondere che Dio sia sempre in mezzo a noi. Almeno credo. E spero. Spero che ci sia qualcuno che ci stia sempre accanto, qualcuno che non ci lasci mai: dalla nascita alla morte. Così non sarò mai sola e nemmeno gli altri saranno mai soli. Probabilmente sembra la riflessione di una bambina che appena fatto il catechismo o di una donna anziana (dico così perché sinceramente vedo molta poca fede).
Io ho una zia che ha smesso di credere in Dio perché il suo ragazzo è morto di tumore al cervello; continuava a chiedersi “perché Dio se lo è portato via?”, “perché non ha fatto niente per salvarlo?”. Invece, secondo me, dobbiamo ringraziare Dio perché dopo la morte ci dà una vita migliore. Spero di non essere fraintesa: non dobbiamo certo essere contenti, ma essere rassicurati e confortati da quest’idea.

Francesca

Dov’era Dio? E la fede?

Sicuramente la prima domanda viene spontanea davanti ad avvenimenti come quelli accaduti; però penso che la risposta del parroco non sia corretta, dal mio punto di vista.
Io penso che Dio è sempre presente, che Dio ci accompagna in ogni momento della giornata e della nostra vita. Dio non si distrae! Dio osserva sempre1 tutto quello che accade sulla terra ed anche a noi sono stati precedentemente stabiliti, anche se non sono fatti piacevoli. Dio sa come, quando e dove gli avvenimenti si verificano perché lui conosce tutto, anche se tutto ciò a noi non piace perché posso accedere fatti spiacevoli che ci fanno soffrire.
Penso anche che i fatti terribili che avvengono e che potranno avvenire sono prove che Dio ci pone per vedere e scoprire in che modo noi reagiamo a tali situazioni; forse questo può essere considerato come un brutto aspetto di Dio, poiché lui vuole conoscerci anche nei momenti di dolore. Ritengo che la vita sulla terra sia tutta una continua priva, un continuo esame anche se noi non ce ne accorgiamo, pensando in aggiunta che le nostre scelte determineranno il giudizio che ci attende dopo la morte.
Credo che la fede possa sempre aiutare, anche se non direttamente o materialmente, sia nei momenti piacevoli che in quelli spiacevoli, ma soprattutto nelle situazioni in cui nessuno si vorrebbe mai trovare. Sì, è vero, può risultare molto difficile pensare di provare meno dolore affidandosi alla fede, perché appunto non immediatamente concreta, ma credo che sia l’unica cosa che ci possa realmente aiutare a sopportare meglio le difficoltà e i dolori che proviamo. Dio ci pone davanti a delle prove ma ci dà anche lo strumento per superarle perché, essendo nostro Padre, non può essere contento di vederci soffrire.
In conclusione penso che ciò che accade non sia mai piacevole ma nonostante tutto Dio continua ad esserci, senza mai distarsi, pronto comunque a sollevarci dal dolore.

Sara Luppi

FARFUGLIO DI PENSIERI

Purtroppo non è la prima volta che qualcuno mi pone questa domanda. La prima volta fu una persona a cui sono stato molto legato e a cui tuttora voglio molto bene. Era morto da pochi giorni un nostro caro amico…
Allora fui catturato da una sensazione di impotenza e collera, mi ricordo che balbettai per qualche secondo come se le parole che cercavo di dire fossero così pesanti da non potermi uscire di bocca; poi fatto un respiro profondo mi arresi all’evidenza, io non sapevo dove fosse stato Dio mentre il nostro amico se ne andava, e non ebbi neanche la forza di controbattere all’affermazione che seguì il mio “non lo so”… “se Dio esistesse… allora lui non sarebbe morto…”
E io li piegato dal dolore mi affaticava il respiro arrancai, per poi infine cadere in un desolante silenzio.
Ora mi viene chiesto di provare a rispondere di nuovo a questa domanda… e come all’ora arranco “come un cieco nella notte.” Non lo so dov’era Dio mentre quei bambini morivano.
A volte cerco di auto convincermi che il nostro destino sia già scritto e che nemmeno Dio possa metterci le mani…
Ma ciò significherebbe che Dio non poi così onnipotente…
E’ una cosa difficile da mandare giù… ma purtroppo è l’unica risposta a cui sono giunto che non distrugga la mia fede.

Luca Malossi

……….E DIO?……

Il prete d’istinto, in un primo momento ha detto così, dopo di che, rendendosi conto della sua affermazione per me ha avuto paura e si è rimangiato quello che aveva detto.
Io non posso sapere dov’era Dio al momento del crollo, probabilmente un fatto così orribile doveva accadete forse non è tutta colpa di Dio…
Mi sorge un’alta domanda, dov’era Dio quando sono crollate le torri gemelle? Quando è scoppiata la bomba a Bali e recentemente in Kenia? Dov’è Dio quando ci sono le guerre e muoiono migliaia di persone?
Questa è la realtà del mondo e soprattutto bisogna accettarla così com’è e bisogna cercare di andare avanti, non dobbiamo chiederci se c’era Dio o no, Lui c’è, è brutto dirlo e pensarlo ma le cose, probabilmente, dovevano andare così.

Gnol

Una prova di fede

Questa è una domanda che mi faccio spesso quando capitano delle tragedie nel mondo o semplicemente quando io ho un problema, un periodo di tristezza.
Perché Dio non mi aiuta? Dov’è? Non è proprio Lui la sola persona che dovrebbe impedire questi eventi disastrosi? Insomma, la fede in Cristo, la religione ci dicono che Dio è sempre intorno a noi, in qualunque momento, che ci segue, ci aiuta, ci fa capire la retta via. E allora perché capitano queste cose? E’ una domanda che sorge spontanea.
Una riposta precisa non la saprei dare, purtroppo queste cose succedono e sono sempre successe. Qualcuno ha cercato di dare delle risposte possibili, io cerco di spiegarmelo: Dio ci ha dato la vita, è già questa una cosa immensa, vita che poi dobbiamo gestirci da soli, nel bene e nel male.
Seguendo la fede, sarei più propensa a dire che probabilmente Dio è sempre tra noi ma ci dice che nella vita ci sono degli ostacoli da superare, per chiunque. Forse questa è una prova di fede, un ostacolo che se si cerca di superare avendo fede, credendo e sperando, dopo ci dà ancora di più la forza per andare avanti e per avere fede in Cristo.

Lolla

IL PIANTO DI UN PADRE

-“Dov’era Dio quando tutto questo è accaduto? Beh, credo che sì, in fondo era qui, tra noi, come sempre, solo che questa volta stava piangendo.”
-“Dio piange?”
-“Sì, Dio piange. Piange forse, sicuramente per la morte di tutti quei bambini, tutti quei bambini che hanno avuto poco dalla vita se non tanto amore dai loro genitori o familiari che ora staranno anch’essi piangendo, e Dio piange anche per loro, per chi soffre. Dio, credo, piange anche e soprattutto perché non ha potuto intervenire per aiutare chi aveva bisogno. Non so perché non possa scendere dal cielo, ma un motivo sicuramente c’è! Chissà, forse tra cielo e terra c’è una barriera invisibile che ci tiene separati materialmente ma che attraverso la quale possiamo solo parlarci, sentirci e gli unici aiuti possono essere solo dolci parole consolatrici che giungono agli orecchi bisognosi di consolazione.”
-“No, per me Dio si è distratto un attimo!”
-“No, Dio non si distrae mai. No, è una mamma che bada a tutti i suoi figli e non si distrae mai.”
-“E secondo te come farebbe a badare a tutto il mondo?”
-“Beh, diciamo che per la maggior parte delle volte, vorrebbe tanto contare sull’umanità, sulla fratellanza, sulla bontà, sull’amore, sulla fede dei suoi figli stessi, i quali purtroppo il più delle volte sono loro che combinano guai (la parola guerra, basta?), se per una volta, il “guaio” è un evento naturale, perché mai gli uomini si dovrebbero arrabbiare con Dio? Dio c’è, è sempre lì, ma questa volta, come tante altre volte, stava piangendo.

“La vita è una scuola dove impari senza volerlo.”

G.C

Le domande a volta bisogna tenersele senza risposta

Già, dov’era Dio.
Siamo così tanti che forse non ha tempo per tutti.
Questa domanda me la sono fatta spesso, e ogni volta ho ricevuto sempre risposte diverse, ma nessuna di loro rispondeva esattamente a quello che avevo chiesto, al punto che anche se ora mi facessero la domanda “dov’era Dio” probabilmente abbasserei gli occhi e non risponderei, un po’ per non creare illusioni, un po’ per non rendere la cosa ancora più tragica.
E’ semplicemente successo, come qualcuno rispondeva ai miei infiniti perché di quando ero piccola: “perché doveva essere così”.
Ci sono mille cose, se non di più, a cui non si dà spiegazione.
L’unica spiegazione possibile è che da qualche parte stava scritto così, o almeno questo è quello che penso io.
Dio forse c’era, forse non c’era, ma non si può colpevolizzare nessuno, perché credo che nessuno avrebbe voluto la morte di quegli innocenti.
Sono cose che fanno pensare, d’accordo, io stessa mi sono chiesta di recente mi sono trovata di fronte alla morte di una persona così in fretta che quasi non capivo quello che succedeva e perché, dato che avevo vissuto fino ad allora senza averla mai vista, anche se con la consapevolezza della sua esistenza, ma ho anche capito che le domande a volte bisogna tenersele senza risposta.

-Syx-

Credere e pensare

In momenti come questi, in cui ogni uomo viene messo a dura prova in materia psicologica, ogni prete dovrebbe cercare di essere coerente con ciò che pensa e in quello che crede, e secondo me il parroco di San Giuliano ha dimostrato di esserlo.
In effetti sul momento, quando la scossa aveva appena abbattuto la scuola, uccidendo i bambini che si trovavano all’interno, aveva dato una risposta ben diversa rispetto a quello che aveva detto a mente “fredda”: tutto sommato io non ci trovo alcuna contraddizione, poiché nella prima affermazione il prete dice “forse si era distratto”
E’ quel forse che, a mio parere, dimostra che si voleva soltanto considerare l’ipotesi di una distrazione di Dio al momento del crollo della scuola, ma non ne si era sicuri; difatti dopo il prete dice “adesso credo che Dio fosse con noi, come sempre”: quindi, alla fine, Dio c’era, e il prete se ne è reso conto negando ciò che aveva supposto prima.
Credo che si sia comportato in modo onorevole: io non so se, al posto suo, avrei reagito al suo stesso modo, probabilmente perché non sono sicuro che Dio sia con noi in ogni momento; nella maggioranza dei casi vorrei solo che fosse con me solo quando ho bisogno di lui, e per questo, quando mi capita qualcosa che non vorrei che succedesse, penso che Dio non mi fosse stato vicino.

Alemanno

MA DIO C’ERA?

Sicuramente anch’io avrei risposto nelle stessa maniera; Dio non c’era!
Poi magari riflettendo potrei cambiare idea ma sinceramente non lo so. Non riesco a spiegarmi il perché. Perché se Dio veramente c’era ha lasciato che accadesse una cosa del genere?
Non so darmi una risposta, anche appellandomi alla mia fede e alla fede che dovrei avere, non riesco a credere che Dio abbia lasciato accadere tutto ciò per darci una lezione.
Qualcuno sicuramente risponderebbe che se ciò é avvenuto c’è un disegno divino che l’ha voluto e che quindi la morte di tanti bambini così piccoli era inevitabile perché é una forza più grande di noi che l’ha voluta.
Ma che cosa avevano fatto per essere puniti? E poi Dio non perdona tutti?
Io non voglio pensare che Dio voleva veramente la morte di tanti innocenti, perché allora quello che mi hanno sempre detto non avrebbe senso e sarebbe tutto una falsità.
Però se lui non é stato vuol dire che non c’era a proteggerli e anche questo va contro a tutti i miei insegnamenti e alle convinzioni che mi hanno voluto imprimere sin da quando ero piccola.
Allora fra le due cose preferisco credere che Dio non c’era, così facendo però, metto in discussione la mie fede; pensandoci bene in effetti quelle é già da tanto tempo che è in discussione perché purtroppo di disgrazie ne succedono tutti i giorni, e per disgrazie non intendo quelle causate dell’uomo.
Non so, ultimamente non so più a chi, in chi e cosa credere!

Cecilia

Dov’era Dio?

In questi casi proprio come è successo al prete che si è lasciato sfuggire parole d’incertezza basta pensare e chiedersi perché proprio lì, in quell’istante, a dei
bambini ?
C’è forse un insegnamento che voleva darci Dio perché dovessero morire sotto le macerie di una scuola 27 bambini e 3 dei loro insegnanti? Era necessario?
Ogni volta che accadono avvenimenti così terribili la fede dei credenti riceve un forte scossone e le conseguenze possono essere l’accrescimento della fede oppure il distacco dalla Chiesa.
Anch’io mi chiedo dove è Dio in questi casi e continuo a cercare una risposta.

gre

Perché tanti perché?

Dov’era Dio? Perché ogni volta che succede qualcosa di così devastante, ci chiediamo: dov’era Dio in quel momento? Perché tanti morti? Perché non ci ha protetto? Io penso che sia la rabbia, che è dentro di noi, il vuoto lasciato da una persona che tutti i giorni riempiva la nostra vita di gioia, e le immagini di quei poveri bambini innocenti, che ci passano davanti in fretta, come la pellicola di un film; e in tutte quelle immagini ricordiamo sempre il loro sorriso. Io penso che sia tutto questo che fa scaturire la domanda:” Dov’era Dio?” . Ma perché allora quando succede qualcosa e tutti si salvano, questo interrogativo nessuno se lo pone, e si è sicuri che in quel momento Dio c’era?
Non si sono forse salvati dei bambini da questa strage? Eppure la domanda continua a persistere. Secondo me Dio c’è sempre e ovunque, è come il guardiano di un castello e lo deve sorvegliare giorno dopo giorno, ogni ora, minuto e secondo che passa, ed un guardiano da solo non ce la fa! Ecco Dio è come un guardiano, solo che Lui non ha un solo castello da sorvegliare ma un intero mondo.
E’ vero Dio è potente, il suo “potere” è infinito, ma dobbiamo ricordarci che anche Lui è una persona sola e che nel mondo succede qualcosa in ogni istante. Dio ha salvato il salvabile e ha fatto di tutto per aiutare quei bambini. Se non fosse stato per Lui, se Lui davvero non ci fosse stato, allora il numero dei morti sarebbe stato maggiore.
Per me questa domanda ce la poniamo anche perché il terremoto è un fenomeno “naturale” e dire: Dio non c’era è dare una giustificazione all’accaduto.

Tortellinax

Dio c’è o non c’è? Risposta non c’è!

Cosa pensare? Io non lo so, non so dare una risposta ad una domanda che più me la pongo, più mi sorgono dubbi, incertezze e sensazioni contraddittorie. Non so proprio cosa pensare, cosa dire. Io non sono molto fedele, vado in chiesa, va bene, ascolto le letture, ma non credo a tutto ciò che un prete mi racconta, non credo nella gerarchia ecclesiastica, non credo al catechismo. La fede uno deve sentirsela dentro e, molte volte, se si cerca di inculcarla per forza, il sentimento di colui che si vuole convincere si sposta nella direzione opposta, creando un rifiuto. Chiedetelo a il prete della vostra parrocchia,al vescovo, a chi cavolo volete, vi diranno le solite baggianate che Dio è buono e misericordioso, che ha portato a se tutti quei bimbi per farli stare meglio, per metterci alla prova… stronzate! Credo che la risposta un credente se la trovi nella Bibbia e nella preghiera personale, che può offrire un appiglio per la risalita, una via di comunicazione con Lui. Se uno in Dio non ci crede, allora sarà più difficile, forse, accettare il fatto, o magari più facile, perché non si porrà il problema di attribuire una colpa ad un’autorità spirituale che non conosce, ma nella quale crede fermamente. Io so solo che Dio, quel qualcosa che sta lassù, che ci ha messo al mondo, ci vuole bene e ci aiuta in ogni momento, bisogna essere accorti nel saper cogliere la mano che ci viene posta. In ogni caso penso che se fosse capitato a me, se fosse capitato a un mio famigliare, avrei cancellato Dio dalla mia mente, sputando sulla mano che mi offriva come fosse quella di un assassino, avrei chiuso la porta sbattendola e me ne sarei andato senza voltarmi indietro, avrei bruciato tutti i ricordi sulle scritture, tutte le cose che mi dicevano al catechismo e tutte le preghiere che mio padre mi insegnava prima di andare a dormire. La risposta che darei sarebbe dunque inequivocabile: “O che Dio non esiste o che si è dimenticato di me, allora, per ricambiargli il favore, anch’io mi dimentico di lui!”

Mr €uro