1) Assumersi le proprie responsabilità. Affrontare le varie
tappe della vita, con cognizione del ruolo che si ha in quel momento.
2) La famiglia. Le esperienze della vita
3) No, non si è arrivati alla meta. Il traguardo della vita
è molto lontano, ma ogni giorno si procede gradualmente.
Rosanna Baraldo
Crescere è sempre in riferimento a quello che ognuno ha
in mente come modello, meta e spesso si manifesta in più
fasi.
Sì è convinti di essere grandi quando si intraprendono
“avventure” proprie, autonome non dipendenti dai genitori.
Attuare alcuni progetti vivendone responsabilità e conseguenze
nell’ambito degli affetti, dello studio, del lavoro.
L’esperienza dimostra che non si arriva mai alla meta perché
crescere è come partecipare ad una specie di staffetta “prendi
il testimone” e vai.
Formigoni Carla
Diventare autonomi. Passare da uno stadio in cui si ha bisogno
di tutto ad uno in cui si può aiutare il prossimo.
L’amore di chi mi è stato vicino. Trovarsi nelle difficoltà
ed essere costretti a fare delle scelte.
Non esiste una meta definitiva c’è sempre spazio per
progredire, spero rimanga qualcosa anche oltre la propria esistenza.
Vignoli Claudio
Crescere:
Assumersi responsabilità = migliorare se stessi, essere aperti,
disponibili verso il prossimo, imparare, approfondire le proprie
conoscenze, avere sempre voglia di conoscere di più, amare,
perdonare, ecc….
Si diventa grandi fino all’ultimo giorno di vita.
Tutto mi ha aiutato a diventare grande: le cose belle e le disgrazie.
Anche le più piccole cose aiutano a crescere.
Dall’episodio più insignificante si può imparare
qualcosa.
Se arrivare alla meta significa sentirsi in pace con se stessi
e trovare una relativa serenità, allora sono vicino alla
meta.
Se, come per alcuni, la meta è fatta solo di obiettivi materiali
allora è difficile raggiungerla.
Daniela Tonelli
1) “Secondo me crescere significa maturare e di conseguenza
assumersi le proprie responsabilità. Significa anche andare
alla ricerca di nuove scoperte e di nuove esperienze.”
2) “Mi ha aiutato a crescere il rapporto con gli amici in
primo piano e la scuola in secondo piano perché non ho fatto
molte e suggestive esperienze. Anche mia nonna mi ha aiutato, infatti
avevamo un buon rapporto: parlavamo, le raccontavo le mie cose,…”
3) “Io mi considero già arrivata alla mia meta che
mi sono prefissata da giovane, anche se non si finisce mai di apprendere”
Di NADIA BONAZZI
Mettersi delle preoccupazioni su ciò che succede intorno.
Ma probabilmente crescere aiuta anche a valutare tante cose nella
loro giusta luce, ed avvalersi con maggiore coscienza delle opportunità
che ci offre la vita.
Significa anche continuamente scoprire cose, persone, concetti che
ci arricchiscono di esperienza da trasmettere anche agli altri.
Le esperienze positive (quelle che per noi sono finite “bene”)
e le esperienze negative (quelle che per noi sono finite “male”).
Delle esperienze positive ci è rimasta serenità, buon
sapore nella mente e nel corpo.
In realtà sono state più di insegnamento quelle negative
perché sono state lo spunto per valutare più profondamente
tanti valori e per trovare in ognuno di noi la forza di affrontare
l’oggi e il domani, la fede nell’oggi e nel domani.
Non si è mai finito di crescere. In realtà non manca
nulla ma ogni giorno ci dà qualcosa di nuovo da imparare,
da valutare, da affrontare, con fiducia che la provvidenza ci aiuti
e con la serenità di un buon esito della nostra giornata.
Guido e Maria
? Diventare grandi significa sentirsi serenamente ma fortemente
capaci di gestire una parte sempre più consistente della
propria vita (con risultati appaganti e riconosciuti positivamente…)
? Un incontro con una professoressa delle medie, la conoscenza e
la frequentazione di persone appartenenti a culture e orientamenti
diversi, molti libri, (uno di Steinback che si concludeva con questa
frase: "Timshel- tu puoi…") l'andare alle superiori
in città.
? Alcune mete sì, sono raggiunte; ma ogni anno ce passa muta
gli scenari; mancano grandi passioni (politiche, sociali…),
ma forse son soltanto più difficili da individuare.
Milena Malaguti
? Sentirsi responsabile di se stesso e degli altri
? Sono cresciuto con chi mi è stato vicino sia in positivo
che nel trarre le conclusioni giuste; in quelle negative, sapendo
valutare la mia vera realtà e mai perdendo il vero senso
della nostra vita.
? Dipende dalle mete che ci prefiggiamo, io non sono un ambizioso
e quindi so trovare le mete in cose molto semplici e quindi penso
di averle raggiunte, ma questo non mi impedisce di trovarne di nuove
giorno per giorno.
Francesco Cattelan
1. Per me diventare grandi significa saper gestire la propria vita
con responsabilità e autonomia, rispettando i valori e le
regole che ci impone la società. Crescere significa affrontare
le mille tempeste della vita e saper accettare le sconfitte.
2. Mi ha fatto crescere molto in fretta un figlio nato in giovane
età, portandomi così ad affrontare problemi e situazioni
molto più grandi di me: un parto prematuro, nuove responsabilità
nei confronti della mia famiglia. A 20 anni sono cresciuta molto
più in fretta di quanto potrei crescere ora.
3. Credo che alla meta non ci si arrivi mai. Quando credi di esserci
arrivato ti capita sempre qualcosa di imprevisto. Poi, improvvisamente,
punti ad un’altra meta. Non c’è una sola meta.
Ce ne sono tante, ma tu non sai mai qual è quella giusta
per te. La meta è un’utopia.
Guizzardi Danila
1. Secondo me crescere è una lotta quotidiana contro lo stress
della vita moderna.
2. Il matrimonio mi ha indubbiamente cambiato la vita ma anche
il servizio militare mi ha lasciato un’orma profonda.
3. Sì, penso di essere già arrivato alla meta che
mi ero prefissato. Ora mi sento realizzato con me stesso e gli altri.
Ghibellini Fiorenzo
DIVENTARE GRANDI
Mamma: Lucia Luppi
|
Papà: Andrea Rusticellli
|
@ Imparare a sapersi prendere le
proprie responsabilità nella vita quotidiana. |
@ Essere consapevole delle proprie
azioni e responsabilità. |
@ L’incontro con persone in difficoltà. |
@ Il contatto con persone bisognose. |
@ No, uno può sempre migliorarsi,
non può mai arrivare al massimo, alla perfezione. |
@ No, c’è ancora molto da conoscere. |
CRESCERE:
Per me diventare grandi vuol dire crescere mentalmente: sviluppare
le proprie capacità e diventare autonomi. Si deve essere
responsabili e capire che il momento per i giochi, non finisce del
tutto, ma si limita molto perché si deve pensare a cose più
importanti come il lavoro e la famiglia.
Per me, molto importante è stata la mia famiglia, in particolare
i miei genitori che non sono mai stati eccessivamente severi, ma
mi hanno trasmesso molti ideali. Molto importanti per me sono state
le prime due gravidanze, rispettivamente a 18 e 19 anni, infatti
sono cresciuta e maturata con loro. Queste due esperienze mi sono
servite per crescere più avanti la mia terza figlia.
Secondo me non c’è un momento in cui si può
dire che si è diventati grandi perché tutti i giorni
si impara qualcosa e si cresce. Comunque io credo di essere a uno
stadio abbastanza avanzato della mia crescita.
Mondadori Tiziana
- Diventare grandi significa diventare persone capaci di adattarsi,
con senso di responsabilità, ad ogni tipo di situazione che
può presentarsi nel corso della vita avendo chiaro i valori
e tenendoli sempre come punti saldi di riferimento qualunque sia
lo stato sociale, economico, di età… della persona
stessa.
- Il mio mestiere di infermiera mi ha fatto e mi fa tuttora meditare
sulla sofferenza, sulla malattia e sul senso della vita; questa
esperienza continua di vita ritengo abbia avuto molta influenza
nella mia crescita personale.
- Penso almeno di aver seguito la strada che più si addiceva
alla mia persona, soprattutto con il formarmi una famiglia anche
numerosa ho potuto e posso dare molto di me stessa a tutti i miei
famigliari (figli-marito) anche se a volte con qualche sacrificio.
La meta a mio parere la raggiungerò quando avrò cresciuto
tutti i miei figli e li vedrò possibilmente felici.
Simoni Marina
Avere una famiglia numerosa con fratelli e sorelle più
piccoli e dei genitori non sempre e mai del tutto presenti mi imponeva
in qualche modo ad dover badare ai miei fratelli e a contribuire
attivamente alle necessità familiari. Lasciare la scuola
per iniziare a lavorare fa diventare grandi, comporta molto impegno
e responsabilità.
A distanza di tempo, però, devo ringraziare i miei genitori
per avermi insegnato il senso vero della vita ancora in età
adolescenziale.
Anche il diventare mamma a 20anni mi ha responsabilizzato maggiormente
e mi ha fatto diventare più saggia.
Comunque penso che per quanto grandi si è non lo si diventa
mai perché una parte di noi vuole sempre rimanere bambino
per poter essere coccolato e rassicurata in qualsiasi momento bello,
ma soprattutto brutto della nostra vita.
Arrivare alla meta per me è poter vedere mia figlia grande
e matura e sapere che non tutti i sacrifici che ho fatto non sono
stati vani.
Ghignoni Mariella
Diventare grandi vuol dire assumersi le proprie responsabilità,
mi ha aiutata a crescere molto il matrimonio, ho capito che dovevo
cavarmela da sola portando avanti una famiglia, penso comunque di
esser già arrivata alla meta quindi di
Esser già matura. MAMMA-PAPA’
Modica Silvana
• Diventare grandi penso significhi principalmente cominciare,
affrontando le situazioni che ti si presentano, a fare delle scelte,
cominciare a conoscere se stessi e capire quello che per noi è
importante e quello che non lo è o lo è meno, sia
nelle cose piccole che nelle cose grandi.
• A crescere mi hanno aiutato i miei genitori, con il loro
esempio più che con le loro parole, mi hanno mostrato con
la loro vita cosa per loro era importante e anche l’incontro
e il confronto con alcuni amici che come i miei genitori mi hanno
aiutato ad affrontare i momenti più delicati della mia vita.
M. Chiara Capponcelli
Anche se l’università sembra “da autonomi”
uno dei grossi approcci che mi ha fatto sentire adulta è
stato dopo sposata, con un figlio e l’assistente sociale che
è venuta a vedere. Ero responsabile e mi chiedevano conto.
Sapere perché fai le cose, avere un PERCHE’.
Si però non si smette mai di crescere. E’ un concetto
che non è uguale per tutti però non c’è
scritto da nessuna parte che l’adulto non possa scherzare,
far l’asino. NO SITUAZIONE STABILE.
Certe volte ora sorrido pensando a certe scelte e prese di posizione
che prendevo.
Anche l’adolescente è in crescita…
Responsabilità / lavoro / famiglia – dover prendere
delle decisioni / letture / cultura / amici / confronto con gli
altri.
Farioli Mariaserena
Responsabilità: non c’è nessuno che ti risolve
i problemi, devi pensarci da solo mentre i figli contano sui genitori
($….).
Essere consapevoli si saper / non saper risolvere i problemi.
Devi aver chiari i tuoi obiettivi a seconda della tua vita.
Si però non si smette mai di crescere. E’ un concetto
che non è uguale per tutti però non c’è
scritto da nessuna parte che l’adulto non possa scherzare,
far l’asino. NO SITUAZIONE STABILE.
Non chiudere l’uscio ma fare molte esperienze, anche negative
/ Conoscenze ed esperienze (sempre con usta) / Numerosi lavori /
Mettersi in discussione, relazione e avere il coraggio di mettersi
in gioco.
Pellegatti Lorenzo
Diventare grandi significa prendere le proprie responsabilità,
fare delle scelte importanti, anche se non sono sempre quelle giuste,
perché molte decisioni vengono dettate dagli eventi.
Per quanto mi riguarda, una scelta importante è stato l’incontro
con mio marito.
Insieme a lui ho cominciato a vedere le cose sotto un’altra
ottica; ho imparato che le difficoltà non sempre sono insormontabili
e mi ha dato una sicurezza che prima non avevo.
La nascita di mia figlia mi ha riempito di gioia e, sapendo di dover
accudire una piccola vita, mi ha maturato molto, dandomi una grande
sicurezza in me stessa.
Oggi mi sento appagata, ma guardo al domani crescendo insieme al
futuro di mia figlia.
Elisa G.
Crescere
1)Significa assumersi le proprie responsabilità nei confronti
degli altri e di se stesso
2)Le esperienze sia positive che negative che mi hanno aiutato
a crescere
3)No, secondo me non si arriva mai alla meta perché è
bello sognare e sperare sempre in qualcosa di migliore anche se
devo dire che sono felice della mia vita e della mia famiglia.
Basili
Per me diventare grande significa diventare cosciente delle proprie
azioni, e rapportarsi col mondo esterno in modo da far valere la
propria personalità senza ledere la libertà altrui.
In passato ciò che mi ha aiutato a crescere è stato
l’appoggio e l’orientamento familiare, l’educazione,
l’affetto e la comprensione; in seguito la scuola, le amicizie,
l’esperienza lavorativa, il vivere quotidianamente in contatto
con le persone, il dover fare delle scelte, la nascita di un figlio,
allevarlo e cercare di stare al passo con i suoi tempi. No, non
mi sento arrivata alla meta, in quanto sono convinta che durante
la sua vita una persona non smette mai di crescere, in quanto è
costantemente sottoposta a stimoli, esperienze che contribuiscono
ad arricchirla sia moralmente che intellettualmente.
Germana Zanellati
Diventare grandi vuol dire prendersi le proprie responsabilità,
forse scelte che cambiano il corso della vita. Molte di queste scelte
vengono dettate da altri o sono casuali.
Come nel mio corso, che ad 11 anni, con la morte di mia madre, la
mia vita è cambiata drasticamente nel volgere di pochi giorni:
sono finiti i giochi, è finita l’infanzia, portando
la mia attenzione da parte di mio padre e mio fratello maggiore
le asprezze della vita. Queste sono cose che ti fanno maturare molto
velocemente e ti danno un’ottica diversa del mondo che ti
circonda.
Un’altra cosa che mi ha fatto crescere molto è stato
il matrimonio, una scelta per tutta la vita che devi dividere con
un’altra persona apprezzandone pregi e difetti.
La nascita di una figlia che non ti fa dormire di notte, ma che
dà tanta felicità di giorno.
La vita è un susseguirsi di eventi che da un momento all’altro
possono cambiarti la tua esistenza, ma che non finisce mai di stupirti
con nuove esperienze, nel mio caso dopo le avversità dell’infanzia
e della giovinezza mi hanno dato una stabilità e un serenità
di tutti questi anni.
Andrea Giuliani
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