GRUPPO GENITORI 1

1 - Crescere: cosa significa diventare grande?
2 - Che cosa ti ha aiutato a crescere: esperienze, incontri, letture . . .
3 - Pensi di essere già arrivato? E se no, cosa manca?

 


1) Crescere e quindi diventare grandi, significa maturare, per riuscire ad affrontare con il giusto equilibrio chi avvenimenti che la vita ci propone.
2) Non c’è stata una singola esperienza che mi ha aiutata a diventare grande, ma diversi fatti hanno contribuito ad acquisire una sempre maggiore maturità.
3) Non si è mai cresciuti del tutto, penso che la crescita sia un processo di evoluzione, non si arriva mai al massimo, ma ogni giorno ci si arricchisce di nuove esperienze che ti permettono di superare con le stesse misure gli eventi della vita.

Alice Pellicani


-Diventare grandi significa assumersi le proprie responsabilità e rendersi socialmente utili.

-Sono cresciuta grazie all’aiuto dei miei genitori e degli studi che ho fatto, i quali mi hanno molto impegnato e fatto motivare.

- Ritengo di essere già cresciuta, fin troppo, e vorrei avere un po’ dello spirito giocoso che hanno i bambini e i giovani.

Maria Laura Sandoni


- Diventare grandi significa assumersi delle responsabilità, capire che la vita non è solo un gioco ma si hanno dei doveri, gioie e dolori; comunque non è facile spiegarlo.

- Sono cresciuto grazie alla famiglia, la scuola, gli amici e le esperienze di tutti i giorni che ti fanno maturare.

- Spero o meglio non vorrei essere completamente cresciuto… l’essere piccolo e mantenere quello spirito a volte fa tanto bene.

Franco Michelini


• Vuole dire assumersi delle responsabilità e risponderne davanti agli altri.
Vuole dire avere il coraggio di fare delle scelte e di vivere la vita in prima persona.

• La mia famiglia
La fede
Il coraggio che ho trovato in me per scegliere.

• Credo di no, la vita mi pone continuamente di fronte a sfide, a scelte, ad atti di ogni genere. Per potere affrontare tutte queste cose è necessario molto equilibrio, che si trova di volta in volta.
Gli anni sono come “attrezzi” che li posso usare man mano che mi si presenta l’occasione. Credo che non si smetta mai di crescere.

Sandra Franchini

“Diventare grandi” significa affrontare la realtà in modo consapevole, responsabile ed autonomo. Significa anche perdere le illusioni nelle quali ci siamo cullati… il mondo non è tutto e sempre bello e roseo; ci sono le difficoltà e i momenti duri da affrontare e superare e sono quelli che poi ti aiutano a “crescere”, a conoscere sempre meglio te stesso e la realtà che ti circonda. Non credo esista una esperienza che ci fa crescere, ci sono tante cose, tanti avvenimenti esteriori e non che contribuiscono alla nostra crescita. Al momento mi sento realizzata ed appagata. Faccio un lavoro che mi piace e mi soddisfa ed ho una famiglia mite e nella quale sto proprio bene. Non per questo credo di essere cresciuta. Non si finisce mai di imparare e di crescere. Penso che continuerò a crescere ogni giorno della mia vita.

Alberta M.

Crescere significa aumentare il proprio bagaglio di conoscenza ed esperienze nel confronto con il mio prossimo. Non esiste una esperienza specifica, esistono invece tante esperienze che nel loro insieme mi hanno aiutato a crescere. Sono senz’altro cresciuto ed ho realizzato alcune mie aspettative; ma non si finisce mai di crescere perché finché si è vitali si cresce sempre.

Cesare N.

1) Crescere significa essere in grado di assumersi autonomamente piccole e grandi e riuscire a trasformare in risorsa, ricchezza, le varie esperienze della vita. Crescere significa anche non cancellare dalla propria identità il bambino che si è stato.

2) Sicuramente l’esperienza di diventare genitori aiuta a crescere per tanti motivi, fra cui elimina, almeno parzialmente, egoismo ed egocentrismo.

3) Spero di no. Fino a quando ci si pone degli obiettivi e si fatica per raggiungerli si cresce in quanto si cambia.

Sabina Rinaldi

1- Diventare grandi significa, secondo me, molte cose:
• Prima di tutto vuol dire mettere insieme un bagaglio di esperienze e conoscenze, attraverso l’impegno e la volontà, le gioie e i dolori, le soddisfazioni e le delusioni, le vittorie e le sconfitte;
• Poi significa acquisire delle capacità: di essere indipendenti, di essere autonomi, di farsi delle opinioni, di operare delle scelte, di assumersi delle responsabilità;
• Infine vuol dire porsi degli obiettivi che giustifichino le nostre azioni, stabilire dei valori sui quali fondare la propria esistenza.
Queste mi sembrano le cose più importanti.
2- La mia crescita è stata sostanzialmente sostenuta dall’incontro con alcune persone che mi hanno voluto bene e proprio per questo motivo mi hanno incoraggiato, mi hanno aiutata a capire le vicende della mia vita, mi hanno spronato a interrogarmi su me stessa mi hanno confortato nei momenti di confusione interiore mi hanno accompagnato con affetto.
3- Assolutamente no, penso che ogni persona, a qualsiasi età, abbia sempre la possibilità di crescere attraverso il confronto con gli altri, a patto che decida di mettersi in discussione. Accettare queste condizioni vuol dire arricchirsi interiormente di nuove esperienze, o confermando le proprie convinzioni o modificando qualcosa sul nostro agire.

Maria Grazia Felicani


DOMANDE PER I GENITORI

Nel significato letterale, il termine crescere vuol dire aumentare; la crescita di un individuo per esempio fa aumentare la percezione di ciò che succede attorno a lui, stimola la sua riflessione e lo induce conseguentemente ad effettuare scelte. Per un ragazzo la crescita comporta un insieme di cambiamenti sia nel modo di comportarsi, che nel modo di pensare. L’adolescente tende ad individuare modelli di adulti nei quali egli si identifica, si mette continuamente alla prova sperimentando nuovi comportamenti che tende poi a cambiare con una certa frequenza. Questo costituisce in pratica l’esperienza diretta con nuove situazioni nelle quali viene coinvolto.
Diventare grandi vuol dire quindi raggiungere una propria visione del mondo circostante, sapersi porre in maniera convinta ed autonoma di fronte alle scelte e alle decisioni da assumere.

Ognuno di noi, a qualunque età, non smette mai di crescere, perché riflettendo su ciò che affronta giorno per giorno, ha sempre nuove cose da apprendere e quindi accrescere la sua esperienza arricchendosi interiormente. E chiaro che nel proprio vissuto ci sono stati particolari momenti o vicende che hanno aiutato a crescere quali per esempio la scelta dei propri studi, esperienze negative che hanno indotto a riflessioni profonde, il distacco dei genitori per realizzare il proprio progetto di vita, eventi che segnano in modo irreversibile il proprio percorso.

In considerazione di quanto espresso nel punto precedente, la risposta ovviamente è negativa, di fatto non esiste un traguardo, raggiunto il quale si può affermare che la crescita si è conclusa, ma la stessa continua durante la vita di un individuo.

Carmela Epifani


1) Maturare, non solo fisicamente, ma soprattutto spiritualmente, culturalmente e mentalmente.
2) Confronto con il prossimo, rapporti famigliari e anche singoli episodi di vita.
3) Se così fosse… sarebbe la fine! Nella vita ci sono sempre stimoli e obbiettivi nuovi da raggiungere.
Mister & Miss X

1) Diventare grandi vuol dire essere in grado di affrontare le varie situazioni che la vita ci propone con uno stile e una personalità che non cambia nel tempo, essere un punto di riferimento sicuro per le persone che ci circondano, famigliari o conoscenti, non rinnegare le proprie idee neppure quando costa sacrificio e questo ci può fare sentire isolati
2) Le esperienze che mi hanno aiutato a crescere sono state sicuramente più di una. La prima è stata l’inserimento nel mondo del lavoro con tutti i problemi che ne conseguono dalla carriera ai rapporti con i colleghi. La seconda è stato il matrimonio che mi unisce ad un’altra persona con un rapporto nuovo e mai provato prima, dove felicità ed ansia vanno vissute in coppia e se si è uniti raddoppia la felicità e si dimezzano le ansie. La terza esperienza, in ordine di tempo, è stata la nascita dei figli una vera e propria esplosione di amore nei confronti delle uniche creature che contano veramente nella vita senza i quali, io credo, non si riesca ad apprezzare a pieno il significato della nostra esistenza.
3) Penso di non essere ancora al limite massimo della crescita intesa come bagaglio di esperienza perché, secondo me, questo tipo di crescita è legato alle varie fasi della vita : infanzia, adolescenza, maturità e vecchiaia ; infatti abbiamo molte cose da insegnare ai nostri figli, ma molto da imparare dai nostri genitori.

Carlo Masina


MAMMA
1. Crescere significa sentirsi responsabile del proprio futuro, capire le proprie possibili azioni e sentire il peso delle proprie scelte. Le responsabilità più forti che ho sentito sono quelle verso le persone a cui voglio bene(figli, mariti, genitori, amici…)

2. Le esperienze che mi hanno aiutato a crescere sono state numerose.
Ricordo la fatica che ho provato nell’affrontare il lutto per la perdita di mio padre. Credo che riuscire a capire che la vita continuava nonostante le mie sofferenze mi abbia fatto sentire più grande.
Ricordo le fatiche e le soddisfazioni iniziali(e non solo quelle) ricevute nell’affrontare il lavoro.
Ricordo il sollievo provato quando ho ricevuto aiuti non richiesti nel momento di crescere i figli
Ricordo i momenti in cui i miei figli hanno avuto risposte mature davanti ad episodi spiacevoli della loro vita. Questo mi ha arricchito più di ogni altra cosa ed è ciò che mi aspetto di più ogni giorno.

3. Mi sento, nonostante l’età matura, ancora con tante possibilità di cambiamento. Forse alcune saranno illusioni che non riuscirò a realizzare, ma sento ancora forti le mie possibili evoluzioni e i numerosi cambiamenti che dovrò affrontare col passare del tempo.

Antonella Bolelli

PAPA’
1. Crescere, per me, ha significato identificare e mantenere i valori sui quali avevo deciso di fondare la mia vita.
2. Le esperienze che mi hanno aiutato a crescere sono state diverse. La prima, non so se per importanza o per cronologia, è stata la scuola, il primo passo verso un mondo meno gestito dai genitori e in cui si poteva godere o meno dei propri risultati di lavoro.
La seconda è stata l’esperienza con il matrimonio. Il distacco completo (o quasi) dalla famiglia, l’indipendenza e la presa di coscienza di potere e dovere creare nuove vite.
Un’altra ancora, forse la più dura da accettare, è la separazione dalle persone care. Quest’ultima è stata forse la più importante perché mi ha tolto per sempre l’illusione giovanile dell’immortalità. E, quindi, ho dovuto riflettere su valori che davo scontati e, in particolare, su uno dei temi fondamentali della nostra vita: riesco a farcela da solo oppure mi affido a “qualcuno”, molto al di sopra di me che mi aiuti a trovare giorno per giorno la serenità necessaria?
3. Credo che la mia idea di crescita si sia già realizzata dal punto di vista metodologico. Credo di avere acquisito le capacità minime, sufficienti, per affrontare qualsiasi tipo di evento che mi si porrà di fronte. Credo, infine, che ogni nuova occasione di gioia o di sofferenza, se vissuta, sia un pezzettino in più di crescita che manterrò finché avrò la lucidità di pensiero.

Fiorenzo Fiorini

- La perdita delle illusioni. Capire e dover accettare che se sei corretta (e non fai male al prossimo) non è obbligatorio che anche gli altri lo siano con te. Anzi! Così si può apparire fragili e attaccabili. Così, crescendo, si è sempre un po’ più soli…
- L’aver vissuto in una famiglia molto modesta e con genitori molto malati con lutti precoci è stato un evento che mi ha stravolto la vita facendomi crescere molto più in fretta. Inoltre nei momenti di difficoltà e dolore il prossimo non ti aiuta invece ti schiaccia col sorriso sulle labbra.
- No. Gli obbiettivi che mi ero proposta, seppure molto modesti, sono ancora molto lontani. La quotidianità uccide speranze e obbiettivi. Inoltre in una società come questa è saggio tenere ben nascosti i nostri reali obbiettivi! Se non aderiscono ai modelli ”standard” si è presi per “diversi” e poco “rassicuranti”. Quindi… una bella mascherina e via!
Mamy Yeah.

Maria Letizia Borsarini

- Crescere ha significato prendere piena consapevolezza dei doveri e dei compiti che da ragazzo sembrano cose lontane e troppo pesanti da tenere in considerazione.
- L’ingresso nel mondo del lavoro, dopo il diploma è stato sicuramente il momento di maggiore peso di coscienza personale.
- Se penso agli ideali che si hanno in testa da adolescenti sicuramente no!! Se guardo alla mia famiglia e alla società che mi circonda penso di avere “fatto” qualcosa che, nel mio piccolo, posso considerare positivo.

Papy Yeah. Giulio Venturi

1) Se valutiamo alla lettera il significato della frase penso che diventare grandi possa significare mettere su una famiglia propria ed avere figli.
In altro senso magari diventare grandi può voler dire assumersi responsabilità nei confronti sia di te stesso e soprattutto delle persone più care con le quali dividi più tempo nel corso della giornata e degli anni che passano.
2) In linea di massima non ho avuto esperienze particolarmente fondamentali in questo senso, quindi penso che la crescita stia avvenendo piano piano, giorno dopo giorno.
Secondo me la cosa più importante che ti possa far crescere in tutti i sensi può essere il superamento di avvenimenti molto negativi che ti sono capitati. Da questo punto di vista per ora mi posso ritenere fortunato.
3) Come si fa a dire che si è già arrivati al massimo della crescita?
Solo per quanto riguarda la crescita fisica posso dire di aver superato di poco la metà avendo 44 anni. Ma per quanto riguarda la crescita morale ed intellettuale la vita che va avanti di giorno in giorno ti farà crescere sempre più, almeno si spera, nel modo più sereno possibile, perché la serenità al giorno d’oggi penso sia una delle cose più importanti per vivere bene.

Stefano F.

1) Personalmente ho sempre associato il “diventare grandi” ad “assunzione di responsabilità”. Vedo persone “grandi” fin dalle più tenere età e persone che non cresceranno mai (mentalmente parlando) perché non in grado di assumersi responsabilità. Ad ogni età corrispondono gradi di maturità diversi ma spesso gli eventi della vita, situazioni famigliari particolari, ecc. contribuiscono ad accelerare il naturale processo della crescita. Credo infine che sia determinante, per poter crescere bene, vivere in un sereno contesto famigliare e ricevere una sana educazione verso i valori della vita.
2) Sicuramente l’esperienza della maturità è stata quella che mi ha fatto dire “adesso sono davvero cresciuta”. Ho sentito elevato all’ennesima potenza il senso di responsabilità che mi ha sempre pervaso sia nelle piccole che nelle grandi cose.
Già con il matrimonio mi ero sentita molto cresciuta ma non fino al punto di farmi pensare: ”ce la farò?”. Dovrò essere una buona mamma, adesso sì che ho delle grosse responsabilità.
In precedenza non ho vissuto esperienze tali che mi possano far dire di avermi aiutato a crescere.
3) Non credo assolutamente di essere già arrivata al massimo della crescita perché sono convinta che si continui tale processo fino alla fine della vita. Sicuramente rispetto ad altri mi ritengo una persona fortunata non avendo ancora attraversato nella vita momenti molto bui che prima o poi colpiscono tutti: la perdita di un tuo famigliare, il dolore per una grave malattia, ecc. sono esperienze che ti fanno crescere e che ti rendono consapevole che la vita purtroppo è fatta di questi momenti e che ci vuole forza per superarli. Sarò in grado di farlo? Non lo so, per questo verso non sono ancora cresciuta.

Elisabetta Z.


1) Assumersi le proprie responsabilità. Affrontare le varie tappe della vita, con cognizione del ruolo che si ha in quel momento.

2) La famiglia. Le esperienze della vita

3) No, non si è arrivati alla meta. Il traguardo della vita è molto lontano, ma ogni giorno si procede gradualmente.

Rosanna Baraldo

Crescere è sempre in riferimento a quello che ognuno ha in mente come modello, meta e spesso si manifesta in più fasi.
Sì è convinti di essere grandi quando si intraprendono “avventure” proprie, autonome non dipendenti dai genitori.

Attuare alcuni progetti vivendone responsabilità e conseguenze nell’ambito degli affetti, dello studio, del lavoro.

L’esperienza dimostra che non si arriva mai alla meta perché crescere è come partecipare ad una specie di staffetta “prendi il testimone” e vai.
Formigoni Carla

Diventare autonomi. Passare da uno stadio in cui si ha bisogno di tutto ad uno in cui si può aiutare il prossimo.

L’amore di chi mi è stato vicino. Trovarsi nelle difficoltà ed essere costretti a fare delle scelte.

Non esiste una meta definitiva c’è sempre spazio per progredire, spero rimanga qualcosa anche oltre la propria esistenza.

Vignoli Claudio


Crescere:
Assumersi responsabilità = migliorare se stessi, essere aperti, disponibili verso il prossimo, imparare, approfondire le proprie conoscenze, avere sempre voglia di conoscere di più, amare, perdonare, ecc….
Si diventa grandi fino all’ultimo giorno di vita.

Tutto mi ha aiutato a diventare grande: le cose belle e le disgrazie.
Anche le più piccole cose aiutano a crescere.
Dall’episodio più insignificante si può imparare qualcosa.

Se arrivare alla meta significa sentirsi in pace con se stessi e trovare una relativa serenità, allora sono vicino alla meta.

Se, come per alcuni, la meta è fatta solo di obiettivi materiali allora è difficile raggiungerla.

Daniela Tonelli


1) “Secondo me crescere significa maturare e di conseguenza assumersi le proprie responsabilità. Significa anche andare alla ricerca di nuove scoperte e di nuove esperienze.”
2) “Mi ha aiutato a crescere il rapporto con gli amici in primo piano e la scuola in secondo piano perché non ho fatto molte e suggestive esperienze. Anche mia nonna mi ha aiutato, infatti avevamo un buon rapporto: parlavamo, le raccontavo le mie cose,…”
3) “Io mi considero già arrivata alla mia meta che mi sono prefissata da giovane, anche se non si finisce mai di apprendere”

Di NADIA BONAZZI


Mettersi delle preoccupazioni su ciò che succede intorno. Ma probabilmente crescere aiuta anche a valutare tante cose nella loro giusta luce, ed avvalersi con maggiore coscienza delle opportunità che ci offre la vita.
Significa anche continuamente scoprire cose, persone, concetti che ci arricchiscono di esperienza da trasmettere anche agli altri.

Le esperienze positive (quelle che per noi sono finite “bene”) e le esperienze negative (quelle che per noi sono finite “male”). Delle esperienze positive ci è rimasta serenità, buon sapore nella mente e nel corpo.
In realtà sono state più di insegnamento quelle negative perché sono state lo spunto per valutare più profondamente tanti valori e per trovare in ognuno di noi la forza di affrontare l’oggi e il domani, la fede nell’oggi e nel domani.

Non si è mai finito di crescere. In realtà non manca nulla ma ogni giorno ci dà qualcosa di nuovo da imparare, da valutare, da affrontare, con fiducia che la provvidenza ci aiuti e con la serenità di un buon esito della nostra giornata.

Guido e Maria


? Diventare grandi significa sentirsi serenamente ma fortemente capaci di gestire una parte sempre più consistente della propria vita (con risultati appaganti e riconosciuti positivamente…)
? Un incontro con una professoressa delle medie, la conoscenza e la frequentazione di persone appartenenti a culture e orientamenti diversi, molti libri, (uno di Steinback che si concludeva con questa frase: "Timshel- tu puoi…") l'andare alle superiori in città.
? Alcune mete sì, sono raggiunte; ma ogni anno ce passa muta gli scenari; mancano grandi passioni (politiche, sociali…), ma forse son soltanto più difficili da individuare.

Milena Malaguti

? Sentirsi responsabile di se stesso e degli altri
? Sono cresciuto con chi mi è stato vicino sia in positivo che nel trarre le conclusioni giuste; in quelle negative, sapendo valutare la mia vera realtà e mai perdendo il vero senso della nostra vita.
? Dipende dalle mete che ci prefiggiamo, io non sono un ambizioso e quindi so trovare le mete in cose molto semplici e quindi penso di averle raggiunte, ma questo non mi impedisce di trovarne di nuove giorno per giorno.

Francesco Cattelan


1. Per me diventare grandi significa saper gestire la propria vita con responsabilità e autonomia, rispettando i valori e le regole che ci impone la società. Crescere significa affrontare le mille tempeste della vita e saper accettare le sconfitte.

2. Mi ha fatto crescere molto in fretta un figlio nato in giovane età, portandomi così ad affrontare problemi e situazioni molto più grandi di me: un parto prematuro, nuove responsabilità nei confronti della mia famiglia. A 20 anni sono cresciuta molto più in fretta di quanto potrei crescere ora.

3. Credo che alla meta non ci si arrivi mai. Quando credi di esserci arrivato ti capita sempre qualcosa di imprevisto. Poi, improvvisamente, punti ad un’altra meta. Non c’è una sola meta. Ce ne sono tante, ma tu non sai mai qual è quella giusta per te. La meta è un’utopia.

Guizzardi Danila


1. Secondo me crescere è una lotta quotidiana contro lo stress della vita moderna.

2. Il matrimonio mi ha indubbiamente cambiato la vita ma anche il servizio militare mi ha lasciato un’orma profonda.

3. Sì, penso di essere già arrivato alla meta che mi ero prefissato. Ora mi sento realizzato con me stesso e gli altri.

Ghibellini Fiorenzo

DIVENTARE GRANDI

Mamma: Lucia Luppi 
Papà: Andrea Rusticellli

@ Imparare a sapersi prendere le proprie responsabilità nella vita quotidiana.

@ Essere consapevole delle proprie azioni e responsabilità.

@ L’incontro con persone in difficoltà.

@ Il contatto con persone bisognose.

@ No, uno può sempre migliorarsi, non può mai arrivare al massimo, alla perfezione.

@ No, c’è ancora molto da conoscere.

 

CRESCERE:

Per me diventare grandi vuol dire crescere mentalmente: sviluppare le proprie capacità e diventare autonomi. Si deve essere responsabili e capire che il momento per i giochi, non finisce del tutto, ma si limita molto perché si deve pensare a cose più importanti come il lavoro e la famiglia.

Per me, molto importante è stata la mia famiglia, in particolare i miei genitori che non sono mai stati eccessivamente severi, ma mi hanno trasmesso molti ideali. Molto importanti per me sono state le prime due gravidanze, rispettivamente a 18 e 19 anni, infatti sono cresciuta e maturata con loro. Queste due esperienze mi sono servite per crescere più avanti la mia terza figlia.

Secondo me non c’è un momento in cui si può dire che si è diventati grandi perché tutti i giorni si impara qualcosa e si cresce. Comunque io credo di essere a uno stadio abbastanza avanzato della mia crescita.

Mondadori Tiziana


- Diventare grandi significa diventare persone capaci di adattarsi, con senso di responsabilità, ad ogni tipo di situazione che può presentarsi nel corso della vita avendo chiaro i valori e tenendoli sempre come punti saldi di riferimento qualunque sia lo stato sociale, economico, di età… della persona stessa.

- Il mio mestiere di infermiera mi ha fatto e mi fa tuttora meditare sulla sofferenza, sulla malattia e sul senso della vita; questa esperienza continua di vita ritengo abbia avuto molta influenza nella mia crescita personale.

- Penso almeno di aver seguito la strada che più si addiceva alla mia persona, soprattutto con il formarmi una famiglia anche numerosa ho potuto e posso dare molto di me stessa a tutti i miei famigliari (figli-marito) anche se a volte con qualche sacrificio.
La meta a mio parere la raggiungerò quando avrò cresciuto tutti i miei figli e li vedrò possibilmente felici.

Simoni Marina

Avere una famiglia numerosa con fratelli e sorelle più piccoli e dei genitori non sempre e mai del tutto presenti mi imponeva in qualche modo ad dover badare ai miei fratelli e a contribuire attivamente alle necessità familiari. Lasciare la scuola per iniziare a lavorare fa diventare grandi, comporta molto impegno e responsabilità.
A distanza di tempo, però, devo ringraziare i miei genitori per avermi insegnato il senso vero della vita ancora in età adolescenziale.
Anche il diventare mamma a 20anni mi ha responsabilizzato maggiormente e mi ha fatto diventare più saggia.
Comunque penso che per quanto grandi si è non lo si diventa mai perché una parte di noi vuole sempre rimanere bambino per poter essere coccolato e rassicurata in qualsiasi momento bello, ma soprattutto brutto della nostra vita.
Arrivare alla meta per me è poter vedere mia figlia grande e matura e sapere che non tutti i sacrifici che ho fatto non sono stati vani.

Ghignoni Mariella

Diventare grandi vuol dire assumersi le proprie responsabilità, mi ha aiutata a crescere molto il matrimonio, ho capito che dovevo cavarmela da sola portando avanti una famiglia, penso comunque di esser già arrivata alla meta quindi di
Esser già matura. MAMMA-PAPA’

Modica Silvana

• Diventare grandi penso significhi principalmente cominciare, affrontando le situazioni che ti si presentano, a fare delle scelte, cominciare a conoscere se stessi e capire quello che per noi è importante e quello che non lo è o lo è meno, sia nelle cose piccole che nelle cose grandi.
• A crescere mi hanno aiutato i miei genitori, con il loro esempio più che con le loro parole, mi hanno mostrato con la loro vita cosa per loro era importante e anche l’incontro e il confronto con alcuni amici che come i miei genitori mi hanno aiutato ad affrontare i momenti più delicati della mia vita.

M. Chiara Capponcelli

Anche se l’università sembra “da autonomi” uno dei grossi approcci che mi ha fatto sentire adulta è stato dopo sposata, con un figlio e l’assistente sociale che è venuta a vedere. Ero responsabile e mi chiedevano conto.
Sapere perché fai le cose, avere un PERCHE’.

Si però non si smette mai di crescere. E’ un concetto che non è uguale per tutti però non c’è scritto da nessuna parte che l’adulto non possa scherzare, far l’asino. NO SITUAZIONE STABILE.
Certe volte ora sorrido pensando a certe scelte e prese di posizione che prendevo.
Anche l’adolescente è in crescita…

Responsabilità / lavoro / famiglia – dover prendere delle decisioni / letture / cultura / amici / confronto con gli altri.

Farioli Mariaserena

Responsabilità: non c’è nessuno che ti risolve i problemi, devi pensarci da solo mentre i figli contano sui genitori ($….).
Essere consapevoli si saper / non saper risolvere i problemi.
Devi aver chiari i tuoi obiettivi a seconda della tua vita.

Si però non si smette mai di crescere. E’ un concetto che non è uguale per tutti però non c’è scritto da nessuna parte che l’adulto non possa scherzare, far l’asino. NO SITUAZIONE STABILE.

Non chiudere l’uscio ma fare molte esperienze, anche negative / Conoscenze ed esperienze (sempre con usta) / Numerosi lavori / Mettersi in discussione, relazione e avere il coraggio di mettersi in gioco.

Pellegatti Lorenzo

Diventare grandi significa prendere le proprie responsabilità, fare delle scelte importanti, anche se non sono sempre quelle giuste, perché molte decisioni vengono dettate dagli eventi.
Per quanto mi riguarda, una scelta importante è stato l’incontro con mio marito.
Insieme a lui ho cominciato a vedere le cose sotto un’altra ottica; ho imparato che le difficoltà non sempre sono insormontabili e mi ha dato una sicurezza che prima non avevo.
La nascita di mia figlia mi ha riempito di gioia e, sapendo di dover accudire una piccola vita, mi ha maturato molto, dandomi una grande sicurezza in me stessa.
Oggi mi sento appagata, ma guardo al domani crescendo insieme al futuro di mia figlia.

Elisa G.

Crescere

1)Significa assumersi le proprie responsabilità nei confronti degli altri e di se stesso

2)Le esperienze sia positive che negative che mi hanno aiutato a crescere

3)No, secondo me non si arriva mai alla meta perché è bello sognare e sperare sempre in qualcosa di migliore anche se devo dire che sono felice della mia vita e della mia famiglia.

Basili

Per me diventare grande significa diventare cosciente delle proprie azioni, e rapportarsi col mondo esterno in modo da far valere la propria personalità senza ledere la libertà altrui. In passato ciò che mi ha aiutato a crescere è stato l’appoggio e l’orientamento familiare, l’educazione, l’affetto e la comprensione; in seguito la scuola, le amicizie, l’esperienza lavorativa, il vivere quotidianamente in contatto con le persone, il dover fare delle scelte, la nascita di un figlio, allevarlo e cercare di stare al passo con i suoi tempi. No, non mi sento arrivata alla meta, in quanto sono convinta che durante la sua vita una persona non smette mai di crescere, in quanto è costantemente sottoposta a stimoli, esperienze che contribuiscono ad arricchirla sia moralmente che intellettualmente.

Germana Zanellati


Diventare grandi vuol dire prendersi le proprie responsabilità, forse scelte che cambiano il corso della vita. Molte di queste scelte vengono dettate da altri o sono casuali.
Come nel mio corso, che ad 11 anni, con la morte di mia madre, la mia vita è cambiata drasticamente nel volgere di pochi giorni: sono finiti i giochi, è finita l’infanzia, portando la mia attenzione da parte di mio padre e mio fratello maggiore le asprezze della vita. Queste sono cose che ti fanno maturare molto velocemente e ti danno un’ottica diversa del mondo che ti circonda.
Un’altra cosa che mi ha fatto crescere molto è stato il matrimonio, una scelta per tutta la vita che devi dividere con un’altra persona apprezzandone pregi e difetti.
La nascita di una figlia che non ti fa dormire di notte, ma che dà tanta felicità di giorno.
La vita è un susseguirsi di eventi che da un momento all’altro possono cambiarti la tua esistenza, ma che non finisce mai di stupirti con nuove esperienze, nel mio caso dopo le avversità dell’infanzia e della giovinezza mi hanno dato una stabilità e un serenità di tutti questi anni.

Andrea Giuliani