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Natività - Bassorilievo di Jacopo della
Quercia, Portale della Chiesa di S. Petronio,
Bologna |
Il presente capitolo si prefigge
di raccogliere tutte le testimonianze storiche
e tutte le reminiscenze sulla persona di Gesù
di Nazareth e sui primi Cristiani, quali rinvenibili
negli scritti di autori non cristiani dei primi
due secoli dell’era volgare.
Certamente tali testimonianze sono
assai poche di fronte all’abbondanza delle fonti
cristiane che trattano delle origini del cristianesimo;
tuttavia, ciò non genera stupore nello storico,
il quale è ben avvezzo a simili “penurie” di fonti.
Gli scrittori non direttamente interessati a questa
nuova fede, infatti, tendono a disinteressarsi
di un fenomeno che per i primi tempi viene visto
semplicemente come una questione religiosa interna
al popolo ebraico. L’attenzione per il fenomeno
cristiano nascerà solamente quando esso acquisterà
una certa rilevanza sociale, tale da farlo balzare
innanzi agli occhi di tutti.
Per questo motivo, vedremo che le
prime testimonianze non cristiane entrarono a
far parte degli scritti dell’epoca per necessità
pratiche e per motivi spesso contingenti; gli
accenni a Gesù ed ai suoi seguaci, quando vengono
inseriti in opere redatte in questi primi due
secoli, sono digressioni che hanno la funzione
di completare la narrazione di altri avvenimenti
storici (Tacito, Svetonio), o sono parte di libri
storici che trattano specificamente della Giudea
(Giuseppe), o ancora sono contenuti all’interno
di corrispondenza tra il potere romano centrale
e le sue ramificazioni provinciali (Plinio, Adriano)
oppure sono spunti polemici o satirici di pagani,
Ebrei e filosofi contro i Cristiani (Petronio,
Trifone, Apuleio, Marco Aurelio, Luciano, Galeno,
Epitteto e Celso). Pertanto, le notizie storiche
più interessanti riguardo al cristianesimo antico
andranno successivamente ricercate tra gli scritti
cristiani.
Ecco, in ordine cronologico, queste
testimonianze, di importanza e valore storico
più o meno degno di nota. |